Manduria: indietro tutta! Saltano le regole democratiche

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Prima via l’informazione, poi chiusura con l’opposizione, e infine, consigli comunali “blitz” per l’approvazione, tra pochi intimi, dei punti iscritti all’ordine del giorno. Sono gli ultimi passi compiuti dall’Amministrazione comunale di Manduria guidata dal Sindaco dott. Roberto Massafra che, nel giro di pochi giorni, ha cancellato completamente i buoni propositi di collaborazione e democrazia partecipata richiesti ed annunciati nelle prime settimane del mandato. Il grido d’allarme è stato lanciato dai partiti di minoranza che hanno tenuto una conferenza stampa, all’indomani della mancata discussione della mozione presentata dal Partito Democratico sul project financing proposto dall’impresa Mengoli di Galatina che, per rimodernare l’impianto di illuminazione della città e delle sue frazioni, anticiperebbe fondi attualmente indisponibili al Comune che rimarrebbe però impegnato con l’azienda per i prossimi 30 anni.
Sull’affare, quantificato in 30 milioni di Euro, la minoranza, in testa il Pd (ma anche, pare, qualche esponente della maggioranza) intendeva approfondire la discussione e dare il proprio contributo a migliorare un progetto che, comunque, “segnerà” un momento importante della qualità della vita futura dei manduriani. Avviata la discussione sono emerse tutte le riserve al progetto, espresse anche da alcuni consiglieri di maggioranza. Di qui la decisione di sospendere la seduta per trovare un accordo, seduta che, comunque, doveva approvare, con urgenza, un importante pacchetto di debiti fuori bilancio. Poi, la mancanza del numero legale per proseguire il consiglio, vista l’assenza dei consiglieri di maggioranza Enzo Andrisano, Marcello Venere, Cosimo Maggi e Pierpaolo Barbieri. La seduta infruttuosa è stata “ripresa” in mattinata come seconda convocazione. Ma a sorpresa, presente il numero necessario di consiglieri di maggioranza, la riunione invece di iniziare, come consuetudine, un’ora dopo l’orario stabilito da quello di convocazione, è iniziata alle nove in punto e, anziché riprendere la discussione dalla mozione, si è passati ai successivi punti all’ordine del giorno ovvero i debiti fuori bilancio. Dubbi sulla legittimità della seconda seduta sono stati avanzati dalla minoranza che ricordava quanto accaduto in precedenti analoghe situazioni.
In pratica, considerato che la seduta ieri era valida, si sarebbe dovuto procedere con una nuova convocazione. Dietro la giustificazione del Segretario che ha tirato fuori una sentenza del Tar Campania del 1985, il consiglio ha proseguito i lavori. Di fronte a tale atteggiamento dell’amministrazione, la minoranza ha deciso di abbandonare l’aula mentre la maggioranza ha approvato tutti i debiti fuori bilancio.  Su quanto accaduto la minoranza ha annunciato che chiederà una mozione di sfiducia nei confronti del presidente del consiglio comunale che non avrebbe agito super partes. La minoranza ha sottolineato, ad appena sei mesi dall’avvio del mandato, le prime difficoltà dell’Amministrazione del sindaco Massafra la cui maggioranza formata da varie liste civiche sembra sempre più un’armata brancaleone, meno coesa di quanto fa credere.

Alla conferenza stampa erano presenti i consiglieri comunali Amleto Della Rocca, Maria Grazia Cascarano, Mimmo Lariccia, Roberto Puglia, Emma Quaranta,  Vincenzo Dimitri,  Lino De Mauro, Francesco Ferretti De Virgilis.

Consiglio Comunale 15nov