Manduria: Il Partito Democratico rinnova le cariche e gli intenti

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Telemaco Farina, nuovo segretario cittadino del Partito Democratico di Manduria che comprende anche il circolo di Uggiano Montefusco, inaugura una nuova stagione politica per tutto il centro sinistra manduriano.

La sua storia politica è ricca di opportunità che lo formano e lo accompagnano verso traguardi importanti che gli sanno rendere soddisfazioni e riconoscimenti. Dalla sinistra giovanile, culla del primordiale pensiero politico, a Rifondazione Comunista, in quel di Oria, dove la sua esperienza si concentra sulla vittoria del candidato sindaco Sergio Ardito. Rientrato a Manduria, si iscrive ad Articolo 1, decisione che lo onora di esserne il segretario e sostiene un impegno politico che lo vede occupato su più temi di natura sociale ed ambientale del quale è un fermo sostenitore in ottica moderata. La tessera al Partito Democratico arriva come conseguenza naturale dell’adesione di Articolo 1 allo stesso PD.
Dialogare e unire, è lo slogan che personalmente sceglie per avviare i lavori del congresso del PD, un congresso che sostanzialmente lo elegge per acclamazione perché vede, la sua, unica mozione:
A noi, il principale impegno: lavorare per organizzare la coalizione di centrosinistra. Dialogare vorrà dire trovare, con le altre forze politiche, idee e programmi comuni che ci porteranno ad affrontare le prossime sfide elettorali insieme. Il dialogo con la città ci aiuterà a valorizzare le risorse nella società civile, risorse che vorranno impegnarsi per far parte della coalizione che andremo a creare, tutti insieme. In questo modo potremo rafforzare i rapporti esistenti, ritrovarne di vecchi e crearne di nuovi, ma soprattutto, avremo la possibilità di guardare al futuro tutti insieme, intraprendendo percorsi che oggi non riusciamo ad immaginare.
Prerogativa di tutto, è il dialogo che dovrà essere continuo e costante. Non dobbiamo mai dimenticare che siamo chiamati ad elaborare una politica a favore della COMUNITA’, a favore del TERRITORIO e mai contro qualcuno”. L’obiettivo è quello di arrivare alla meta e per farlo, sarà necessario l’impegno di tutti, più saremo e più possibilità avremo di raggiungere gli obiettivi prefissati. Ma nell’operatività di tutti i giorni non bastano le belle parole, per questo ritengo sia fondamentale avere una squadra molto operativa, che lavori con competenza e che sia radicata sul territorio perché alle parole e alle idee devono seguire i fatti”.
Relazione, quella del neo segretario cittadino, che concede spunti di riflessione ed importanti contenuti: facente parte della commissione tecnica sulla sanità del PD provinciale, nonché profondo conoscitore delle urgenze sanitarie in questo campo in quanto sua professione, non dimentica di annoverare tra i vari obiettivi da raggiungere, quello del presidio ospedaliero: “Nella nostra città è necessario porre al centro del tema sanitario il rilancio dell’ospedale Marianna Giannuzzi che, seppur interessato da investimenti tecnologici rilevanti e dalla recente assunzione di due primari, necessita di ulteriori nuove risorse umane professionali affinché la struttura ospedaliera riacquisti il ruolo di primato nel territorio orientale della provincia di Taranto. Sarà pertanto necessario dotare il nosocomio di tutte quelle professionalità atte a garantire il servizio alla comunità nostra e di tutti quei comuni limitrofi che avvertono la stessa esigenza. Il San Cataldo di Taranto, opera importantissima per il nostro territorio, non potrà e non dovrà prescindere dalle strutture già esistenti nei Comuni della provincia di Taranto che dovranno continuare a fornire il servizio di prossimità”.
Riferimenti ulteriori alle marine, alle scuole, alle infrastrutture, al tessuto economico-produttivo, al  welfare, alla legalità, all’ambiente, completano il suo intervento in un quadro locale molto variegato
per priorità ed eterogeneità culturale e politica.
Il Partito Democratico a Manduria, si appresta, pertanto, a vivere una nuova stagione dopo un periodo di commissariamento retto prima da Maurizio Bruno e successivamente da Mattia Giorno, commissario uscente che apre i lavori del congresso con entusiasmo, lo stesso con cui ha lavorato affinché si addivenisse ad un risultato condiviso, ma anche con la reale consapevolezza dell’importanza dei rapporti umani. E sono proprio questi a fare la differenza: la prossima campagna elettorale, in realtà non lontana, impone un grande senso di responsabilità che vede iscritti e simpatizzanti concentrati su di un dialogo sempre in salita, dai toni pacati e distesi. Tutto il centro-sinistra, dovrà recuperare idee e rapporti affinché gli uomini e le donne che sono sua espressione, possano lavorare in continuità e su basi di confronto reale, sapendo, come in un qualsiasi rapporto umano, che abbandonare un’idea a favore di un’altra, magari rappresentata da un altro interlocutore, rientra in uno scambio democratico e pluralista così vuole come il protocollo politico. Inoltre, il dialogo con l’attuale Amministrazione sarà necessario affinché si possa
mantenere una linea amministrativa che sappia rendere alla città coerenza e continuità nelle scelte  progettuali. La ricomposizione del centro-sinistra è prerogativa assoluta e la prossima coalizione che esprimerà il candidato sindaco, si spera possa dare l’esempio del vivere civile e dei buoni propositi. Il futuro Consiglio Comunale, pertanto, ci si auspica possa rappresentare al meglio i propri elettori, con coerenza di programma e adesione alle liste, avvicinare i giovani attraverso un dialogo di mutuo sostegno e interagire con tutti coloro che, estranei alla macchina politico-amministrativa, sappiano comunque riconoscere i tempi giusti per un dialogo franco e produttivo.
Importante sarà creare ed alimentare la futura classe dirigente, non funzionale a stigmatizzati rapporti con la Provincia, la Regione o il Governo centrale attraverso i suoi rappresentanti, ma (funzionale) alle prerogative della propria comunità, intese come necessità sulle quali e per le quali non desiderare una pacca sulla spalla o una vuota promessa.
Se la miopia, in senso figurato, è la mancanza di perspicacia, lungimiranza e ristrettezza di vedute, la stessa, in politica ne svuota il significato e regala al territorio arretratezza e svendita morale. 
Francesca Rita Nardelli