Manduria, il paradosso delle passerelle estive: meno accessibilità per chi ne ha più bisogno
Un piano nato con l’obiettivo di garantire il diritto all’inclusione rischia di produrre l’effetto opposto: è questa l’amara riflessione che emerge dall’intervento dei consiglieri comunali Pasquale Pesare e Gregorio Perrucci del Gruppo Demos di Manduria, che denunciano con fermezza quanto sta accadendo nelle marine della zona.
Il PEBA — Piano per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche — è uno strumento di pianificazione volto a rendere fruibili spazi pubblici e privati per tutte le persone, indipendentemente dalle loro abilità. Alla sua stesura partecipano architetti e ingegneri specializzati, tecnici comunali, esperti in disabilità e rappresentanti delle associazioni del settore. Eppure, in un tratto di costa lungo 18 chilometri, le passerelle per l’accesso al mare sono state dimezzate: da circa 48 nel 2024 a sole 24 nel 2025.
Un taglio che, secondo quanto dichiarato dall’assessore alle politiche sociali, si giustificherebbe con le previsioni del PEBA stesso, che indicherebbe appena 8 passerelle come necessarie. Ma per Pesare e Perrucci si tratta solo di un intervento simbolico, privo di efficacia reale: numerose passerelle, documenta con materiale fotografico, risultano inagibili per persone con disabilità, rendendo vana ogni promessa d’inclusione.
Tra le criticità segnalate: la presenza di dislivelli tra carreggiata e passerelle, l’assenza di stalli riservati per la sosta nelle immediate vicinanze, la mancanza di segnaletica verticale che indichi chiaramente gli accessi al mare per persone con disabilità. A tutto ciò si aggiunge il rischio per la sicurezza dovuto alla scarsa larghezza delle strutture, prive di parapetti laterali.
Particolarmente grave appare la situazione presso la foce del fiume Chidro, dove alcune passerelle risultano del tutto inutilizzabili poiché isolate dal guard rail, senza alcun collegamento pedonale dalla strada.
«Ciò che dovrebbe abbattere le barriere — conclude Pesare — finisce per erigerne di nuove». Il Gruppo Demos chiede interventi urgenti e concreti, affinché ogni cittadino possa godere della stagione estiva con pari dignità e sicurezza.