Manduria: il depuratore consortile avrà lo scarico a mare, la Regione Puglia irremovibile.

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La Regione Puglia ha risposto alla missiva del Sindaco di Manduria dott. Roberto Massafra del 25 Settembre scorso ed ha fugato tutti i dubbi e le incertezze: lo scarico a mare si farà.
La lettera di nove pagine contiene il riepilogo del corposo iter
procedurale tecnico- amministrativo per l’adeguamento dell’agglomerato di Manduria, cui afferiscono gli abitati di Sava, Manduria e relative marine, avviato sin dal 1990.
La Regione sembra quasi seccata che la nuova amministrazione si sia presa la briga di fare il punto della situazione chiedendo chiarezza:
“…non si può preliminarmente fare a meno di rilevare, senza una certa preoccupazione, come vengano puntualmente rimessi in discussione
all’indomani dell’insediamento di una nuova Amministrazione, programmi ed attività che vanno avanti da oltre vent’anni e quindi tutt’altro che “sbrigativi”.
Riguardo alla “Programmazione” e relativa “Attuazione” poi chiarisce che:
“Relativamente alla richiesta di revoca del progetto di costruzione della condotta sottomarina per lo scarico a mare ed individuazione di un non meglio identificato recapito “alternativo”, si rileva
quanto segue. Lo strumento di programmazione regionale in materia, il Piano di Tutela delle Acque (PTA) – adottato con DGR 883/2007 e approvato con DCR n.230/2009 – individua quale recapito finale dell’impianto consortile a servizio di Manduria, Sava e Marine di Manduria il corpo idrico superficiale “Mare ionio” con previsione aggiuntiva di riutilizzo delle acque per la riqualificazione diretta ed indiretta della falda interessata da fenomeni di intrusione salina e per la riduzione dell’impatto dello scarico a mare, anche con riferimento alla presenza di aree SIC.
Nell’ambito del procedimento di V.I.A. – proprio in considerazione delle richieste avanzate con forza dalle Amministrazioni interessate ed in particolare dall’Amministrazione comunale di Manduria che ha vincolato il proprio assenso alla costruzione delle opere alla realizzazione della condotta a mare – il progetto che, inizialmente prevedeva lo scarico a mare in battigia, è stato integrato con la previsione di contestuale realizzazione della condotta sottomarina (opera di restituzione dei reflui depurati e non già recapito finale che resta il Mare Jonio). Pertanto ogni eventuale nuova proposta di modifica del recapito finale alternativo al mare con condotta, laddove non già oggetto di valutazione nell’ambito del procedimento V.I.A. scontato, non può che essere rimessa alle valutazioni tecniche di competenza.”

Quanto alla necessità di acquisire rassicurazioni ufficiali circa l’affinamento delle acque depurate, in modo da renderle idonee all’uso agricolo” – prosegue la risposta della Regione Puglia- “si ritiene che gli atti di programmazione e di indirizzo esistenti per non parlare della copiosa corrispondenza intercorsa con gli uffici regionali, possano considerarsi più che sufficienti atteso che, da ultimo, con deliberazione n. 1236 del 12 giugno 2012
la Giunta Regionale con un atto di indirizzo, ha confermato formalmente la volontà di realizzare l’impianto di affinamento nonché l’intera rete di distribuzione. Ad ulteriore testimonianza del concreto percorso avviato, AQP, a seguito di appositi incontri
tecnici con il Consorzio dell’Arneo, con nota n. 46225 del 24/04/2013, per l’avvio al riutilizzo in agricoltura dei reflui prodotti durante la stagione estiva, ha proposto alla Regione il finanziamento
dei seguenti interventi:
• Potenziamento dell’impianto di depurazione mediante la realizzazione di stazioni per l’affinamento delle acque depurate e per il conferimento delle stesse al Consorzio di Bonifica dell’Arneo per un valore di circa 2,80 M€;
• Adeguamento delle opere attualmente gestite dal Consorzio dell’Arneo finalizzate all’utilizzo della risorsa derivabile dall’impianto per un valore di circa 1,56 M€.
Con nota n. 1878 del 13/05/2013 il Servizio Attuazione del Programma, nel condividere la proposta ha comunicato che per il finanziamento si sarebbe provveduto con l’utilizzo delle economie rivenienti dal POR Puglia e dal FAS 2000-2006.
Si rappresenta che il Comune di Manduria, ha manifestato la possibilità di destinare circa 100 Ha per l’efficientamento del sistema di smaltimento/riutilizzo dei reflui in uscita dall’impianto di depurazione.”

Infine è stato declinato l’invito a partecipare ad un
Consiglio comunale perchè non ci sono elementi nuovi da discutere, auspica però una più costruttiva partecipazione di tutti gli Enti interessati al fine di dotare le comunità locali di un
presidio depurativo efficiente e conforme alle normative vigenti, scongiurando ulteriori danni all’ambiente.

Tutta la lettera:
depuratore_23.10.2013

condottesotto