Manduria: Il consigliere comunale Domenico Sammarco commenta l’accordo sulla rinaturalizzazione dell’area del fiume Chidro
Al consigliere comunale Domenico Sammarco non piace l’accordo che l’Amministrazione Comunale di Manduria ha strappato al Consorzio di Bonifica Centro-Sud Puglia (ex Arneo) per procedere con il progetto di riqualificazione dell’area limitrofa al fiume Chidro.
Di abbattere l’ecomostro sul Chidro si parla ormai da decenni. L’avvio di questo progetto risale all’epoca commissariale. Oltre alla bonifica dei fabbricati presenti sarà realizzato un centro logistico operativo delle Riserve Naturali. Ma il contratto tra Comune di Manduria e Consorzio, stipulato per la cessione dell’uso delle aree dove insisterà l’opera, che sblocca la situazione, per Sammarco porterà “a inutili aggravi per le casse dell’ente”.
“Ci riferiamo, infatti, – spiega Sammarco – alla modifica, rispetto allo stato iniziale, della cessione delle aree da parte del Consorzio di Bonifica che costerà al Comune di Manduria 4.500€ all’anno per 20 anni, quale corrispettivo per la cessione del diritto di superficie, al termine dei quali il possesso dell’area e delle opere ritornerà nelle mani del consorzio stesso!
In pratica, il Comune di Manduria si è occupato della progettazione per la bonifica dell’area (che sarebbe spettata all’Arneo, se l’Amministrazione lo avesse imposto – ma non lo ha mai fatto – poiché pericolosa dal punto di vista ambientale e sanitario); il Comune di Manduria si è occupato di partecipare al bando della Regione Puglia per ottenere i fondi per la realizzazione del progetto (da cui sono stati concessi 1.300.000 euro); il Comune di Manduria ha l’onere di realizzare l’opera e di gestirla. Ma poi, tra soli 20 anni, quest’opera diventerà di proprietà del Consorzio ex Arneo che, senza aver mosso un dito, senza aver mai effettuato bonifiche sulla zona del Chidro e dopo aver ricevuto ben 90.000 euro (oltre aggiornamenti Istat) in 20 anni, potrà godere dell’opera realizzata dal Comune di Manduria! Davvero un bell’affare!
Sammarco lamenta l’assenza di trattativa: “...si è costretti ad accettare anche accordi scomodi e costosi, senza magari trattare nemmeno sulla durata ed ipotizzare almeno 40 anni – a canone ridotto – per utilizzare quell’opera pubblica, prima di vederla tornare nella piena proprietà del Consorzio.
Invece questi amministratori pubblici, anziché vergognarsi per tale trattativa e gestione, vorranno sicuramente mettersi anche una medaglia sul petto per questo generoso accordo raggiunto! Insomma, ha negoziato ben poco il Sindaco, forse più interessato a battersi per qualche candidatura che per gli interessi della sua città. Per qualcuno, forse, questa mediocrità andrà bene, – conclude – ma Manduria merita molto di più.”

