Manduria. GEA abbandona la seduta del consiglio comunale: “Decisione sofferta? No. Non c’è sofferenza quando si sceglie la strada giusta!”

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E’ durata poco più di mezz’ora la seduta del consiglio comunale di Manduria di questo pomeriggio.

Appena il tempo di effettuare la surroga del consigliere Luigi Cascarano dimissionario per problemi personali con il primo di non eletti della Lista del Movimento Cinque Stelle il consigliere Sebastiano Polimeno. Poi, in pregiudiziale, l’intervento del Consigliere Comunale Ing. Agostino Capogrosso che ha spiegato le ragioni dell’abbandono dell’aula da parte del Gruppo Ecologista Autonomo. Abbandono seguito a ruota dall’opposizione che ha fatto mancare il numero legale.

Giovedì si terrà la seduta in seconda convocazione ma resta irrisolto, dunque, il nodo della crisi tra il sindaco e il Gruppo GEA che fa emergere l’impossibilità della Giunta di proseguire la sua attività.


Uno stralcio dell’intervento che il Gruppo GEA ha rivolto al sindaco:
Le abbiamo chiesto in più occasioni di fare autocritica, non solo Lei ma tutti quanti noi. Chi ricopre ruoli cruciali nella macchina amministrativa non può fare scelte dettate dall’orgoglio, ma deve prendersi la responsabilità della crisi in essere ricostruire alimentando un sano dibattito interno. Era il minimo che ci aspettavamo e che la città si aspettava. Non sono state valutate nella giusta dimensione, e a dire il vero, a volte mortificate le competenze che la città, con il proprio voto, ha voluto fossero parte attiva ed amministrativa nella coalizione che ha vinto le elezioni. Nonostante venissero ignorate quasi del tutto le nostre proposte, gli esponenti del gruppo GEA non hanno mai smesso di interfacciarsi con i cittadini, valutando con attenzione critiche ed elogi a questa amministrazione, di cui siamo parte integrante e sostanziale. GEA ha dimostrato che ogni sua azione, finalizzata a risolvere i tanti problemi che attanagliano la città, è frutto di una valida visione politico amministrativa ma anche di competenza tecnico amministrativa. Tutte le soluzioni finora proposte e i lavori effettuati nelle commissioni ne sono la tangibile dimostrazione. Non è necessario in questa circostanza elencarle tutte ma per alcune è il caso di farlo, anche per far chiarezza nei confronti di taluni detrattori e “leoni da tastiera”.
Sindaco abbiamo depositato numerose proposte di progetto che potessero essere utilizzate per intercettare i fondi del PNRR. Parliamo di ben 18 proposte tutte singolarmente circostanziate ed illustrate a Lei, alla Giunta e ai nostri colleghi consiglieri. Il Gruppo è intervenuto pesantemente sul Piano del Commercio, votato poi all’unanimità in Consiglio Comunale. Un documento strategico per lo sviluppo di un importante comparto economico della nostra città. Avremmo voluto fornire il nostro apporto alla stesura della programmazione culturale estiva, piuttosto che conoscerne contenuti a posteriori e dover prendere atto amaramente dei risultati avuti. Abbiamo formalizzato in commissione soluzioni migliorative per evitare lo scarico in mare, contestando di fatto il progetto di Acquedotto Pugliese sul depuratore Consortile. Abbiamo individuato un nuovo sito da destinare isola ecologica a San Pietro in Bevagna che permettesse di raggiungere comunque l’obiettivo, ma con un impatto ambientale e paesaggistico minimo.
Abbiamo sollecitato affinché si trovassero soluzioni e si portassero nelle rispettive commissioni anche altri temi spinosi ma estremamente importanti.
Ci riferiamo alla questione cattivi odori e alla discarica ManduriAmbiente che continua a presentare progetti “a modo proprio”, necessari solo a dilatare la sua presenza sul nostro territorio dimenticando invece i Ristori Ambientali dovuti per la ferita ambientale procurata alla città. Il piano Comunale delle Coste, questo “sconosciuto” che non ha visto per niente la partecipazione di tutti coloro che ne hanno diritto e che avrebbero potuto fornire invece un valido contributo così come previsto tra l’altro dalla Legge Regionale sulla partecipazione. Il rinnovo delle concessioni balneari fino al 2033 è stata di fatto una forzatura, effettuata pur sapendo che era in corso un giudizio presso il Consiglio di Stato che ha poi bocciato definitivamente questi rinnovi. Il consiglio comunale monotematico sul depauperamento dell’ ospedale Giannuzzi che attraverso l’emendamento presentato dal gruppo Gea, almeno ha impegnato i vertici sanitari a seguire un cronoprogramma, evitando così che il tutto si risolvesse in una pietosa passerella. E infine, ma non ultimo, il PUG con il suo incomprensibile ritardo nel dare risposte ai cittadini. E’ proprio questo bisogno di partecipazione attiva non ascoltato teso a contribuire in maniera costruttiva i problemi dimenticati della città che ci porta ad abbandonare l’aula. Decisione sofferta? No. Non c’è sofferenza quando si sceglie la strada giusta! L’aula consiliare, da luogo istituzionalmente deputato al dibattito politico, non può e non deve diventare un luogo di ubbidienza e di supporto incondizionato alle azioni di governo. Pertanto, se finora il gruppo GEA è stato, a suo dire, superfluo e non indispensabile, per lo stesso motivo riteniamo che l’abbandono dei lavori consiliari sia oggi un atto necessario

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