Manduria Estate: quando la cultura fa rima con partecipazione, gradimento e qualità
Grande apprezzamento da parte del pubblico manduriano e non solo, per gli appuntamenti di Manduria Estate 2024.
L’assessorato alla Cultura, nella persona del vicesindaco Vito Andrea Mariggiò, ha riproposto, con impeccabile successo, tra il 6 ed il 9 agosto, la seconda edizione della rassegna “A teatro nel Parco”. Quattro appuntamenti incastonati nella suggestiva cornice dell’area archeologica di Manduria che concede ancora una volta alla ex Chiesa Santa Croce, la dignità di luogo suggestivo e vitale. Adiacente al Parco, interessato ultimamente da importanti finanziamenti, la Chiesa si offre come piccolo “salotto culturale” grazie al quale, le quattro pièces teatrali, rappresentate da diverse compagnie, ha favorito non solo l’incontro della comunità ma anche riflettuto sui temi della vita che possono indurre l’uomo ad una sete di potere che pervade la sua quotidianità, come con Riccardo III, o valori e principi riscontrabili nella commedia e nella tragedia.
Il teatro resta, così, l’espressione rappresentativa migliore della pochezza o delle virtù umane, spesso conviventi tra di loro. Ma si può ancora godere degli appuntamenti culturali, mercoledì 28 agosto, data che chiude la rassegna “Chiostri d’incanto”. Manduria suggerisce, nelle sue sere d’estate, la presenza scenica e fisica dei suoi chiostri, piccoli gioielli architettonici che rievocano momenti e pause di riflessione religiosa, esperienze mistiche! Il chiostro così prende forma e si concede ad un pentagramma ricco di note intense ed avvolgenti che solleticano l’allegria ed il trasporto di una comunità che con grande entusiasmo ha attivamente partecipato al primo appuntamento della rassegna: I Contrabbandisti, swing band, ripercorrendo la musica degli anni ‘30 ‘40 e ‘50, con repertorio italiano ed americano, ha domato la scena e fatto scatenare a suon di ritmo e armonia, un pubblico entusiasta e più che partecipe. La graffiante voce del frontman Giupy Semeraro, la vivace tromba del maestro Francesco Crescenzio, il sax, magistralmente accarezzato dal maestro Raffaele Vaccaro, il piano, simpaticamente suonato da Giampiero Leo, il suono cadenzato ed importante del contrabbasso affidato ad Angelo Cito e la scoppiettante batteria di Alessio Santoro, hanno coinvolto cuori e piedi impazienti di seguire note e ritmo nel Chiostro dell’ex Monastero delle Servite, perfetto in qualità di acustica e capienza.
Il secondo appuntamento, è stato “consegnato” nelle mani di una giovanissima Daria Vasileva, pianista concertista russa, appassionata della musica di Alexandr Scriabin. La ricerca di nuovi modi per esprimere le sue idee musicali, la induce a pensare un progetto concertistico di sole compositrici femminili, fondendo con eleganza la melodia delle figure storiche con quello delle compositrici più moderne. La sue dita, piume leggere su tasti di pianoforte affamato di note, regalano un’ora di eterea armonia.
“Post fissato in alto” quindi, per il 28 agosto, in un altro semplice ma gentile chiostro, quello degli Agostiniani, su Corso xx Settembre, che aspetta di essere avvolto dalle sublimi note del violino accolto dalle braccia di Gianpaolo Saracino e da una danzante fisarmonica solleticata dalle mani di Fabio Zurlo.
Francesca Rita Nardelli