Manduria: Durante “Censum sempre peggio!”

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Come ogni anno, si ripresenta puntualmente la storia delle cartelle pazze. Prima la Gestor con il centro sinistra, dopo la Censum con il centro destra, ora purtroppo, anche con le liste civiche non cambiano i disagi e i danni ai cittadini. A rappresentare le istanze della gente costretta a fare la fila per avere chiarimenti sugli avvisi di pagamento inviati in questi giorni, è il consigliere Arcangelo Durante di Manduria Futura.
Oltre al disagio si assiste anche ad una vera e propria perdita di tempo e non si sa se in futuro al danno può esserci anche la beffa: pare infatti che, non tutti quelli che si recano alla Censum, stanno avendo una ricevuta che dimostri che il contribuente si è presentato nel termine, fissato di 60 giorni, per ottenere l’annullamento della cartella pazza oppure la necessità di un approfondimento della pratica.
“Eppure, il Sindaco in Consiglio Comunale- ricorda Durante – si era impegnato a valutare seriamente la possibilità per il 2014 di internalizzare il servizio tributi, potenziando il personale e informatizzando lo stesso ufficio. Per adesso invece, è avvenuto esattamente il contrario, la volontà politica ha deciso di potenziare altri settori e affossare ulteriormente l’ufficio tributi, spostando una dipendente capace e di grande esperienza dal settore tributi alla ragioneria.”

Arcangelo Durante ribatte il suo pensiero: “Resto convinto, che il servizio tributi gestito direttamente dal Comune consentirebbe di ottenere una serie di risultati sia per il Comune sia per gli stessi cittadini, tra cui:
*economicità e risparmio per l’Ente; *servizio più appropriato per i cittadini, *ricorsi da effettuare presso lo stesso Ente; *risparmio della notifica; *assunzione a tempo determinato per giovani disoccupati.
Pur nella consapevolezza che bisogna scovare i furbi che evadono le tasse, non si comprende,- evidenzia ancora il consigliere comunale – visto che oramai è tutto informatizzato e messo in rete, come mai questi accertamenti vengono effettuati a strascico, “dove coio coio” quasi sempre, alla scadenza della prescrizione dei 5 anni, colpendo soprattutto le persone più deboli, anziani e persone che vivono da sole.” Per Durante gli accertamenti potrebbero essere effettuati in modo capillare e specifico, possibilmente entro l’anno successivo, per evitare di generare ciò che sta accadendo in questi giorni; disagi, confusione, errori e allarmismo, oltre che essere costretti a ricorrere ai Consulenti, Patronati e alla Commissione Tributaria.” Durante chiude la sua nota con una riflessione…”nel caso l’accertamento dovesse risultare infondato, chi risarcirà ai cittadini onesti i costi, il tempo e il disagio arrecato?”

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