Manduria: dieci firmatari, ma forse 13 adesioni. Ecco il testo della mozione di sfiducia al Sindaco Massafra

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Sono solo 10 i firmatari della mozione di sfiducia al Sindaco protocollata questa mattina al Comune di Manduria. Hanno confermato l’adesione Arcangelo Durante, Antonio Giuliano e Marcello Venere di Forza Italia, Maria Grazia Cascarano e Mario D’Oria del PD, Silvano Trinchera, indipendente, Vincenzo Dimitri della Lista Schittulli, Sandra Di Cursi, Leo Girardi, e Angelo Dinoi della Lista Girardi. Non si comprende la posizione del Consigliere Federico Bentivoglio, che, se fa parte ancora del gruppo Lista Girardi, dovrebbe seguire la stessa linea. Sono stati contattati anche l’indipendente Anna Maria De Valerio e il consigliere regionale Luigi Morgante referente dei consiglieri comunali Marco Barbieri e Lucia Calò. Questi tre consiglieri non hanno detto no alla sfiducia, hanno preferito non firmare la richiesta lasciando aperta la possibilità di aderire alla mozione quando sarà messa ai voti in consiglio comunale. Questi ultimi tre consiglieri, chiaramente, saranno determinanti per approvare la sfiducia e mandare a casa il sindaco considerato che, per regolamento, un provvedimento di questo tipo deve avere minimo 13 voti.
In attesa che il Presidente del Consiglio Andrisano convochi, entro massimo 30 giorni la seduta consiliare è stato anche allegato il documento che i firmatari hanno sottoscritto motivando la richiesta di sfiducia. Si tratta di un atto concreto che potrebbe effettivamente determinare lo scioglimento in questi giorni avallato da numerosi cittadini che con una “mozione popolare” da discutere in piazza chiederanno le “dimissioni” dei consiglieri comunali.
Al di la dell’elenco delle disfunzioni e disservizi che potrebbe fare un normale cittadino, si sottolineano aspetti politici importanti che hanno determinato il fallimento di questa legislatura

Ecco il testo integrale del documento:

Al Presidente del Consiglio Comunale

Oggetto: Mozione di sfiducia al Sindaco ai sensi dell’art. 8 Statuto Comunale, approvato con Delibera C.C. n.31 del 17.3.2014.

La maggioranza uscita dalle urne nel maggio del 2013 non “esiste più”!
La città di Manduria sta attraversando una fase di gravi difficoltà. Non c’è settore della pubblica
amministrazione che funzioni. Le anomalie sono ovunque. E c’è di più: sono a rischio i servizi essenziali!
Questo sindaco e la sua Giunta sono inerti davanti ai tanti problemi dei cittadini, che si aggravano ogni giorno di più.
Tante forza politiche si sono alternate al capezzale di una amministrazione con la voglia di poter governare una città già allo stremo delle forze e con innumerevoli problemi!
Ma non è bastato!
In tutto questo l’ha fatta da padrone l’incompetenza politica e l’inconcludenza dell’azione amministrativa del Sindaco, che non ha mai governato i problemi e che ha portato Manduria allo stato di degrado in cui versa oggi!

Proprio la mancanza di una logica politica del Primo Cittadino, ha generato un susseguirsi di maggioranze in Consiglio Comunale e cambiando ben 21 assessori che facevano comodo solo alla sua smania di arrivare alla scadenza naturale del mandato!

Il susseguirsi di nuovi Assessori in giunta non è stato certo un punto di forza ma un palese elemento di debolezza e di inconcludenza politica. Se a questo aggiungiamo il fatto che molto spesso, pur di avere un voto favorevole in consiglio da parte del Consigliere di turno gli è stato concesso un assessorato e, conseguentemente, un posto in giunta, si capisce benissimo che l’azione messa in campo dal Sindaco non era di carattere politico ma meramente di carattere personalistico, a scapito dell’interesse collettivo!

La Giunta Comunale è stata completata in questi giorni, e continua ad annoverare l’ assessore con delega ai LLPP, Ecologia, Ambiente, Appalti e Contratti, che a parere degli scriventi, versa in una situazione di incompatibilità non foss’altro per il ruolo ricoperto fino a pochi mesi fa come tecnico comunale.
L’Amministrazione Massafra, che ha operato fino a pochi giorni fa con un “esecutivo monco”, è diventata per questa città una grossa palla al piede!
Bisogna assolutamente liberarsene, visto che neanche davanti all’ultima inchiesta giudiziaria, il sindaco ha pensato di chiarire la Sua posizione in merito, traendone le dovute conseguenze!
Le ultime vicende poi hanno evidenziato nuovi e gravi problemi che riguardano sia la sicurezza dei cittadini che la tutela del territorio. Insomma sono stati completamente trascurati gli interessi generali della città.
Basti pensare ai “giudizi agghiaccianti” richiamati nella Relazione dei Revisori dei Conti del 31.7.2017 in ordine alla corretta gestione di un Ente:
1. Questa Amministrazione Comunale non ha mai approvato le linee programmatiche di mandato;
2. I soggetti componenti il “Gruppo Comune di Manduria” sono individuati con Deliberazione della Giunta Comunale n. 244/2016. Tuttavia, così come si evince dalla lettura della predetta Deliberazione, la partecipazione del Comune è assolutamente irrilevante, per cui non c’è un collegamento gestionale tra la programmazione del Comune e gli indirizzi e gli obiettivi di tali soggetti partecipati;
3. Non è stato ancora approvato il nuovo programma delle OO.PP. 2018/2020, per cui il DUP fa riferimento al programma 2017/2019;
4. Non è stato ancora approvato il fabbisogno del personale per il triennio 2018/2020. Le ultime delibere della Giunta Comunale approvate sull’argomento (40/2017 e 137/2017) fanno ancora riferimento al fabbisogno 2017/2019:
5. Non è stato ancora approvato il Piano triennale di razionalizzazione e riqualificazione della spesa per il triennio 2018/2020;
6. Non è stato ancora approvato il Piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari, per cui si fa ancora riferimento alla precedente Deliberazione Consiliare n. 369/2017, già approvata in sede di programmazione di Bilancio 2017.
A fronte dei chiarimenti richiesti dai consiglieri di opposizione, il Sindaco si è trincerato nel più completo mutismo!
La crisi del personale dipendente è sotto gli occhi di tutti, dovuto alla completa incapacità gestionale del Sindaco in primis e della Sua giunta poi.
Per non parlare del settore TRIBUTI, DEBITI FUORI BILANCIO, DUP, RACCOLTA DEI RIFIUTI, e DEPURATORE.
Il Sindaco ha fatto si che tutti gli “stravolgimenti” operati nella formazione delle “giunte” hanno permesso tutto quello che di fatto è accaduto, portando con se il misero risultato della continuità della consigliatura ma, allo stesso tempo, il caos amministrativo e gestionale in cui versa oggi la Città

Senza ritegno lo stesso capo dell’Amministrazione ha accettato di approvare documenti di politica programmatica in seconda convocazione e con un numero esiguo di Consiglieri che non rappresentavano una maggioranza ben definita e coesa. Il bilancio annuale di previsione e gli equilibri di bilancio, documenti considerati da sempre il banco di prova per attestare l’esistenza di una maggioranza, sono stati approvati, in un recente passato, con il voto favorevole di nove/dieci consiglieri presenti in seconda convocazione.

La mancanza di condivisione degli atti amministrativi e la latente logica clientelare che pervade molti di essi, ha portato, quale unico risultato, il raggiungimento di soddisfazioni personali che di politica collettiva non hanno nulla!

Nell’affrontare problematiche scottanti e condizionanti per il futuro della Città, il Sindaco ha sempre delegato altri, non assumendosi le responsabilità che il ruolo richiedeva. Impensabile far votare i propri consiglieri in un modo e di par suo astenersi sullo stesso provvedimento, al fine di evitare di far emergere la propria volontà!
Per comprendere l’incapacità e l’inettitudine di questo Sindaco a governare un territorio così vasto ed importante, basti pensare alle questioni fondanti che facevano parte del Programma di questo Sindaco e chiedersi cosa sia riuscito a fare!
Al primo posto la “MORALIZZAZIONE DELLA VITA PUBBLICA”!
La politica rispetti le Istituzioni. Garantire l’integrità morale dei propri Amministratori. Rinnovamento della Classe dirigente:meno “CASTA, meno “COSTI”.
Favorire la partecipazione diretta dei cittadini alla vita pubblica.
Ha mandato al “macero” tutto ciò che si era impegnato durante la campagna elettorale!
Per questa situazione in atto, che potrebbe ulteriormente aggravarsi, facendo degradare ancora di più la città, noi, consiglieri comunali, pensosi delle sorti cittadine, proponiamo mozione di sfiducia al sindaco ed al suo esecutivo.