Manduria: Comune e Regione dialogano per eliminare lo scarico a mare del depuratore consortile

Condividi

Piccoli grandi passi avanti per risolvere la problematica dello scarico a mare del realizzando depuratore consortile di Manduria: finalmente c’è un interlocutore serio il Presidente della Commissione regionale per l’Ambiente Donato Pentassuglia ed una Amministrazione Comunale disposta a dialogare. Dopo mesi di lavoro il Comitato cittadino di Manduria Noscaricoamare è riuscito a mettere insieme le due istituzioni per eliminare dal progetto dell’impianto di depurazione la contestatissima condotta sottomarina. L’incontro ieri pomeriggio alla presenza oltre che del Presidente della Commissione Ambiente Donato Pentassuglia per la Regione Puglia, del sindaco dott. Roberto Massafra, dei rappresentanti dello stesso comitato, dei capi gruppo dei partiti presenti in consiglio e di numerosi consiglieri comunali.
“Da quando si è insediata l’attuale Amministrazione” – ha fatto presente in apertura il sindaco – “l’unica comunicazione ufficiale ricevuta in materia è quella dell’Acquedotto Pugliese che ha richiesto al Presidente Vendola la proroga dello scarico in vora dell’attuale depuratore sottolineando la necessità della costruzione del nuovo depuratore salvo la definitiva scelta dell’alternativa allo scarico in mare previsto dal Piano di Tutela delle Acque”.
E’ stata la coordinatrice del Comitato Liliana Digiacomo a fare il punto della situazione ricordando il ponderoso lavoro svolto negli ultimi due anni e i vantaggiosi risultati ottenuti ai fini dell’eliminazione dello scarico in mare attraverso il riutilizzo dei reflui depurati in agricoltura e per arginare il processo di contaminazione salina della falda carsica. Tale lavoro è stato condotto tramite numerosi confronti con i rappresentanti politici regionali ottenuti grazie all’appoggio e all’impegno del Presidente Pentassuglia.
La soluzione del problema scarico a mare, come confermato dal Presidente Pentassuglia, sta nella possibilità di riutilizzare le acque depurate in agricoltura, ma si sta lavorando anche sulla costruzione della rete idrico-fognaria lungo l’area delle marine, sull’uso dei pozzi sperdenti per il surplus invernale e sulla costruzione di strutture idonee allo smaltimento finale dei reflui in alternativa allo scarico in mare. In tale ottica il Presidente Pentassuglia ha chiesto la disponibilità del Comune per l’uso delle aree di proprietà comunale e la condivisione delle soluzioni tecniche per lo smaltimento globale dei reflui: in tempi ristretti ci saranno pertanto nuove occasioni di confronto con i tecnici del Comitato e le altre parti politiche e sociali.
L’auspicio è che, dalle parole, si passi finalmente ai fatti per poter realizzare un’opera necessaria come quella di un depuratore in base questa volta alle esigenze e alla volontà delle popolazioni destinate ad ospitarla.

noscaricoamare