Manduria: Colti sul fatto mentre bruciano rifiuti. Sequestrata area trasformata in discarica. Video
Proseguono senza sosta i controlli dei Carabinieri Forestali di Taranto contro l’abbandono illecito di rifiuti, una piaga ambientale che continua a minacciare il territorio.
Le ultime operazioni hanno portato alla luce una situazione di grave degrado in una masseria abbandonata in contrada Viprara, trasformata in una vera e propria discarica abusiva.
Fondamentale si è rivelato l’impiego di un drone di ultima generazione, dotato di sistemi di avvistamento termico e ripresa aerea, già operativo in diverse missioni di sorveglianza. Grazie a questo strumento, i militari del Nucleo Investigativo Forestale di Taranto e del Nucleo di Manduria hanno intercettato una colonna di fumo sospetta, intervenendo tempestivamente sul luogo. Il drone ha permesso di cogliere in flagrante due cittadini italiani, di 69 e 43 anni, intenti a bruciare un cumulo di rifiuti all’interno della masseria. I materiali dati alle fiamme — legno, plastica, metallo, cartone e vetro — erano solo gli ultimi di una lunga serie: sul terreno erano ancora visibili i residui di precedenti combustioni.
L’intervento ha rivelato un quadro allarmante. L’intero sito, esteso su circa 12.000 metri quadrati, era stato adibito a discarica abusiva di rifiuti speciali, anche pericolosi. Tra questi, numerosi R.A.E.E. (rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche) e ben 25 autovetture smontate o abbandonate. Parti di veicoli — paraurti, ruote, sportelli, radiatori, sedili — erano disseminate ovunque, persino sul tetto e nelle stanze della masseria.
I rifiuti erano stoccati senza alcun sistema di contenimento per liquidi e olii pericolosi, con un elevato rischio di contaminazione del suolo e del sottosuolo. Le indagini hanno accertato che il sito era gestito dai due uomini insieme a una donna di 45 anni, titolare di una società attiva nel commercio online di autoveicoli, priva di qualsiasi autorizzazione ambientale.
I due responsabili del rogo sono stati deferiti alla Procura della Repubblica di Taranto per il reato di combustione illecita di rifiuti. Tutti e tre sono stati denunciati per la gestione non autorizzata di una discarica di rifiuti speciali, pericolosi e non. L’intera area e i veicoli fuori uso sono stati sottoposti a sequestro.
L’operazione conferma l’efficacia della sinergia tra tecnologia e presidio territoriale, e ribadisce l’impegno dei Carabinieri Forestali nel contrastare i reati ambientali, a tutela della salute pubblica e della legalità.

