Manduria: Durante chiede ripristino della legalità per sovra numero al canile

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In una lettera inviata alla Commissione Straordinaria del Comune di Manduria, l’ex consigliere comunale Arcangelo Durante chiede il ripristino legalità nel canile privato dell’associazione Euro 2000. Durante che nella sua attività di Consigliere comunale del Comune di Manduria dal 2013 a Settembre 2018, si è occupato spesso dell’argomento, rappresenta “la situazione inverosimile di inosservanza della normativa vigente in materia di tutela degli animali d’affezione che si verifica presso il canile rifugio privato sito in contrada Mazzara a Manduria dell’associazione Euro 2000 costruito in forza di una convenzione a suo tempo stipulata tra questo Comune e la predetta associazione.”
“Infatti, si è appreso – si legge nella missiva – che da diverso tempo vengono destinati presso il suddetto rifugio, non solo cani rinvenuti sul territorio di Manduria ma anche cani randagi rinvenuti sul territorio di altri Comuni, seppure la convenzione stipulata tra l’associazione Euro 2000 per il proprio canile e il Comune di Manduria prevede che non possano essere ospitati cani di altri Comuni ma soltanto quelli provenienti dal canile sanitario comunale di Manduria. Inoltre, la suddetta struttura risulterebbe in sovrannumero (pare oltre 400) nonostante la copiosa corrispondenza dell’Ufficio Sanità veterinaria della Regione, da ultimo con note prot. N. AOO/152/2470 del 2/3/2016 e AOO/152/11531 del 14 ottobre 2016, che richiamano quanto già sostenuto con nota del 5/6/2015 con le quali ha sempre affermato e ribadito l’impossibilità dei canili privati ad ospitare più di duecento cani, secondo quanto stabilito con la Delibera della Giunta Regionale 6082 del 28/12/1995 che ha limitato la capienza massima dei
rifugi a 200 animali, confermata dall’art.2 comma l.a) L.R. 26/2006.
In tale ottica, Il suddetto Ufficio, con nota prot. N. AOO/152/11782 del 3/10/2014 indirizzata alla ASL di Taranto ha comunicato che nessun parere positivo al rilascio dell’autorizzazione sanitaria può essere concesso dalla ASL ad un rifugio privato per strutture con capienza superiore a 200 a prescindere da qualsiasi convenzione stipulata con il Comune o da chi ne chieda il rilascio e che il parere favorevole al rilascio dell’autorizzazione sanitaria al canile di Euro 2000 adottato dalla U.O.S. Prevenzione Randagismo di quella ASL il 22/7/2014 doveva essere ritirato.
In conseguenza della predetta raccomandazione, la suddetta ASL, con nota prot. n.124/PR/15 del 5/5/2015, indirizzata al Sindaco del Comune di Manduria ha comunicato che il cennato parere del 22/7/2014 era stato revocato in autotutela il 2/10/2014 e che quindi si reputava opportuno effettuare la revoca dell’autorizzazione sanitaria n. 15940 del 5/8/2014 concessa dal Comune al canile di Euro 2000 sulla scorta di quel parere.
Da ciò ne consegue che il rifugio privato di Euro 2000 risulta tuttora sprovvisto del necessario nulla osta che rende illegittima la citata autorizzazione sanitaria del Sindaco pro tempore Massafra a svolgere l’attività per gli animali ivi ricoverati che superano il numero massimo consentito di 200 unità.
Da ultimo, sembrerebbe che nel suddetto canile siano stati anche effettuati taluni lavori che non sarebbero previsti né consentiti, secondo quanto stabilito dalla suddetta convenzione.
In relazione a quanto su esposto, e in considerazione dell’incresciosa illegalità riscontrata, stante la violazione delle disposizioni normative nella materia in questione, è stato anche chiesto di recente da un’associazione animalista al competente Ufficio della Regione Puglia di far conoscere se esiste un potere di denuncia e/o sostitutivo da parte della Regione nei confronti degli organi inadempienti (ASL e Sindaci) e, in caso affermativo, di esercitare tali funzioni ai fini del ripristino della normalità. In proposito il Servizio Sanità Veterinaria della Regione Puglia con nota prot. AOO/152/11532 del 14 ottobre 2016, nel comunicare di aver più volte ribadito alle Amministrazioni​ interessate i dettami normativi in merito alla corretta gestione dei canili sanitari e dei rifugi ha anche specificato che la legislazione vigente che regolamenta il fenomeno del randagismo (Legge n. 281/1991 e Legge regionale n. 12/1995 e ss.mm.) non dà la possibilità alla Regione di poter esercitare il potere sostitutivo nominando commissari ad acta.
Tanto si rimette all’attenzione e alle valutazioni di codesta Commissione Straordinaria per l’auspicato
ripristino della legalità stante l’evidente inosservanza degli adempimenti stabiliti dalla citata convenzione e dalla normativa vigente in materia.
Confidando nella significativa presenza di alti Rappresentanti dello Stato nella gestione di questo Comune, si resta in attesa di urgente riscontro, – conclude nella lettera l’ex consigliere comunale – ai sensi della legge n.241/1990 sulla trasparenza degli atti amministrativi, senza il quale si sarà costretti ad interessare la Procura della Repubblica.”