Manduria. Archeoclub: “Confronto sempre più serrato per pianificare il verde urbano”
Convegno dai contenuti interessanti quello che si è svolto nei giorni scorsi a Taranto presso il Salina Hotel dal titolo “ Gli alberi in città – Sostenibilità & Opportunità”.
Al convegno ha preso parte una delegazione della Sede di Manduria di Archeoclub, accompagnata dalla dott.ssa Ileana Tedesco, riportando in una nota le informazioni ritenute più interessanti in quanto riferibili per contenuto alle polemiche recentemente suscitate in Manduria dall’abbattimento delle robinie di viale Mancini.
Si legge nella nota:
“Il convegno, organizzato da “Verdidea” per festeggiare i quarant’anni di attività è stato sponsorizzato da numerosi partner, istituzionali e non, tra cui il Comune di Taranto, Ordini Professionali, Aziende del settore florovivaistico, Associazioni di categoria.
Nei saluti iniziali da parte dei loro rappresentanti è stata unanimemente ribadita la necessità di interventiprogrammati e sinergici, tra le varie professionalità e competenze, al fine di garantire il benessere degli
abitanti delle città, sempre più colpite dai mutamenti climatici in atto, interventi in cui la creazione di vere e
proprie foreste urbane ha un ruolo centrale.
Hanno fatto seguito le relazioni, tutte di alto profilo. Non potendo riportarle tutte, accenniamo solo a
quelle che ci hanno particolarmente interessato, in quanto riferibili per contenuto alle polemiche
recentemente suscitate in Manduria dall’abbattimento delle robinie di viale Mancini.
Il Prof.Giovanni Sanesi, dell’Università di Bari, titolo: “Misurare e valorizzare gli aspetti del benessere
urbano:il verde”) , dopo aver richiamato alcuni target dell’ Art. 11 dell’Agenda 20/30, cui il PNRR si ispira,
ha illustrato gli impatti più rilevanti che i cambiamenti climatici hanno sugli ambienti urbani e i benefici
specifici che gli alberi arrecano nel contrastarli, in relazione alle temperature e alla salute anche mentale
degli esseri umani. Ha mostrato poi gli interventi che si stanno attuando in alcune città italiane e straniere,
tra cui brillano per innovazione e risultati quelle cinesi. Ha sottolineato che non basta parlare di “verde” in
generale, ma più precisamente di alberi.
Il Prof. Francesco Ferrini , dell’Università di Firenze, (titolo: “Biodiversità come pilastro della resilienza
urbana”) ha posto in evidenza gli aspetti della biodiversità che consentono di combattere i cambiamenti
climatici, un argomento di cui la comunità scientifica internazionale si occupa in misura sempre maggiore.
Al pari di tutti gli altri intervenuti, ha sottolineato la necessità di una programmazione seria e di lungo
periodo affidata ad esperti : non basta piantare alberi a casaccio, non tutte le specie vanno bene ovunque,
bisogna creare un ecosistema. Ha inoltre sfatato alcuni miti, come quello dei tetti verdi e dei giardini
verticali. Ha concluso sottolineando la necessità, per le amministrazioni locali, di dotarsi degli strumenti per
elaborare una visione strategica, che consenta al contempo interventi mirati. Tale visione, per essere
efficace, non può certo prescindere dall’ascolto e dall’apporto attivo dei cittadini.
Il Dott. Riccardo Frontini (titolo: “Il valore economico ed eco- sistemico delle infrastrutture verdi nella
gestione del verde urbano”) ha esposto il metodo da lui elaborato, in collaborazione con l’università di
Bologna, per determinare il valore di un singolo albero o di un insieme di alberi, al fine di decidere
(decisione che in ogni caso spetta alle Amministrazioni) se abbattere o conservare. Indispensabile a tale
scopo dotarsi di un Piano di Gestione del verde nonché di un Piano di gestione del rischio arboreo.
“
Il Dott. Rocco Sgherzi, Arborista e Dendroiatra (titolo: “Cambiamenti climatici ed emergenze fitosanitarie:
tecniche di cura degli alberi urbani”) ha illustrato infine alcune tecniche innovative per consentire agli alberi
di difendersi più efficacemente dagli attacchi dei parassiti.
L’ascolto di questi esperti ci ha ancora più convinti, poiché la nostra salute è strettamente dipendente da
quella degli alberi, della necessità di un confronto tra amministratori, progettisti ed esperti agronomi
forestali, sempre più serrato, che possa condurre ad una pianificazione del verde urbano, indispensabile
per consentire alla nostra città di affrontare i cambiamenti climatici nelle migliori condizioni possibili”.