Manduria: Arcangelo Durante il contratto con la Censum deve essere discusso in Consiglio comunale

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Da un po’ di anni il servizio di accertamento e riscossione dei tributi è divenuto davvero appetibile, in quanto, l’aggio complessivo che viene riconosciuto rappresenta una bella somma di denaro. “L’affare” riscossione in questi giorni è al centro di un dibattito politico. Al Comune di Manduria si discute delle modalità legate ad un nuovo tributo la Tares. Arcangelo Durante consigliere di maggioranza vorrebbe che la discussione su tale argomento che diventa scottante quando va ad incidere non poco sulle tasche del contribuente, fosse portata in consiglio comunale massimo organo democratico della città. “Nei giorni scorsi, – scrive- pur apprezzando le convocazioni fatte da parte del Sindaco a favore dei consiglieri comunali di maggioranza per discutere della questione Censum (nella prima convocazione era presente il segretario comunale Graziano Jurlaro e il Dirigente Leonardo Franzoso e nella seconda anche l’Azienda Censum) sono emerse luci ed ombre sulla gestione”. Vista la materia delicata secondo Durante occorrerebbe pertanto la massima trasparenza soprattutto in quanto i manduriani stanno già pagando la Tassa dei rifiuti relativa all’anno 2012 e, a breve saranno raggiunti da un’ulteriore avviso di pagamento per il 2013 che riguarderà la TARES.
Con i tempi di crisi che attraversiamo, – scrive Arcangelo Durante – si rende necessario fare un ulteriore approfondimento sul contratto e sulla gestione Censum, per adottare delle modifiche sostanziali, anche e soprattutto in funzione dell’indirizzo nazionale sulla (Spending Review) che orienta le pubbliche amministrazioni a ridurre e razionalizzare le spese di gestione; valorizzare e utilizzare al meglio il personale interno della Pubblica Amministrazione per garantire un servizio più efficace ed efficiente. Sono convinto che ci siano ancora i tempi- sostiene Durante – per rivedere il contratto con la Censum, proponendo, l’internalizzazione e la gestione diretta del servizio di riscossione ordinario dei tributi maggiori IMU e TARES, mentre invece, concedere alla stessa Censum o aziende similari del settore, l’accertamento e la riscossione dei tributi minori, anche con la lievitazione del relativo aggio.” Per Durante, su questa questione, occorre ragionare in un modo nuovo: “se messo in pratica quanto suggerito rappresenterebbe la discontinuità politica” con il recente passato che la gente chiede, ci sarebbe un miglioramento del servizio e, soprattutto risparmio per i cittadini, in un momento difficile e profonda crisi economica.”
In ogni caso è la legge che stabilisce che il contratto di concessione deve essere obbligatoriamente sottoposto al vaglio del consiglio comunale, così come prevede l’art.42 del Testo Unico D.L.gs.267/2000.

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