Manduria. Amministrazione Massafra: una “tragicommedia” a scapito della città.

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A poche ore del prossimo Consiglio Comunale di Manduria nel corso del quale l’assemblea sarà chiamata a discutere ed approvare un ordine del giorno con cui otto consiglieri chiedono l’azzeramento dell’esecutivo, Manduria Migliore commenta così l’attuale momento politico-amministrativo della città.

« “The show must go on!”: che il Sindaco abbia preso tale motto sul serio?
Ritorna in scena, come ormai accade da circa 2 anni e mezzo, il teatrino della politica Manduriana e dell’amministrazione Massafra. Gli attori protagonisti sono sempre gli stessi, mentre noi cittadini siamo costretti ad assistere a questa telenovela.
I tanti e gravi problemi della comunità lasciano il tempo alle diatribe interne alla coalizione e a frange dell’opposizione (almeno fino ad oggi) che si contendono poltrone, seggiole, scrivanie e tutto ciò che nulla ha in comune con il buon agire amministrativo.
Assistiamo da una parte al fiero Sindaco ed i suoi luogotenenti e dall’altra ai consiglieri “dissidenti” rei di aver operato un atto di lesa maestà. Il gruppo degli otto è accusato di aver messo in discussione l’inefficace azione amministrativa della giunta Massafra, che sinora è stata in effetti sorda e cieca verso i problemi reali di Manduria.
La battaglia pare abbia avuto inizio con l’epistola dei “dieci” e successivamente con una novella degli “otto”, a cui ovviamente non sono mancate le rimostranze del sig. Sindaco, sempre molto “social”, tra una ripresa televisiva e un post! Ma è tanto difficile vedersi e parlarsi? E’ proprio necessario portare avanti un teatrino così a lungo, francamente un po’ stucchevole, di cui il Sindaco appare il catalizzatore?
In realtà ciò che conta per la cittadinanza – conclude Manduria Migliore – è che sinora questa amministrazione ha dato piena dimostrazione di non saper governare né tanto meno risolvere i problemi di questa Città e sarebbe l’ora che il Sindaco ne prendesse atto e agisse in modo consequenziale. Ma, purtroppo la “tragicommedia” politica di sicuro andrà avanti. A scapito di tutti noi e del territorio».