Manduria. Albergatore rapinato e picchiato: arrestato sesto componente del nucleo familiare. Video

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E’ stato arrestato questa mattina dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Taranto l’ultimo dei sei destinatari dell’ordinanza di custodia cautelare,

emessa dal G.I.P. del Tribunale di Taranto, su richiesta della locale Procura della Repubblica, eseguita ieri a carico dei componenti di un nucleo familiare, gravemente indiziati, a vario titolo di estorsione, rapina aggravata e lesioni personali, nei confronti del gestore del Charlie Hotel a San Pietro in Bevagna, un 55enne di origini campane.

La vicenda risale al pomeriggio dello scorso 24 giugno, quando tre degli indagati (fratelli di 29, 27 e 25 anni quest’ultimo incensurato tratto in arresto oggi) armati, due di pistola ed il terzo di un arma bianca, vestiti da netturbini probabilmente per dare meno nell’occhio dato l’orario, avrebbero fatto irruzione nel bungalow della vittima mentre quest’ultimo riposava, lo avrebbero minacciato urlandogli “omm ‘e m…, dacci il borsello con i soldi”. Poi si sarebbero impossessati di gioielli, di due orologi Rolex e denaro contante, dal valore complessivo superiore ai 50mila euro. L’albergatore, approfittato di un momento di distrazione dei tre, avrebbe tentato di darsi alla fuga, ma sarebbe stato subito raggiunto, scaraventato a terra e colpito ripetutamente con calci e pugni, riportando proprio per questa “brutale aggressione” condotta con “modalità estremamente violente” (come espresso nell’ordinanza del Gip), diverse lesioni e la frattura del polso.
Dopo il raid nel complesso turistico i tre sarebbero fuggiti. Il malcapitato, colpito anche alla testa con il calcio di una pistola, è stato accompagnato in ospedale per le cure dei sanitari.
I tre fratelli, M.S,S.S,.S rispettivamente di 29, 27 e 25 anni, uno dei quali avrebbe agito durante un permesso premio, sono pertanto accusati di rapina aggravata e lesioni personali. La madre M.R.F. di 46 anni, con il convivente di 41 F.P. e il fratello di quest’ultimo di 35 M.P., sono accusati di estorsione.
Nell’ordinanza il Gip, fa riferimento alla “estrema brutalità”, con cui sarebbe stata compiuta la rapina “in pieno pomeriggio all’interno di una struttura ricettiva ove gli esecutori potevano facilmente imbattersi in ospiti dell’albergo e nel personale di servizio creando così un gravissimo pericolo per l’incolumità degli stessi”.

L’indagine è stata svolta, dal giugno 2022, con metodi classici, ascoltando i vari testimoni, eseguendo servizi di osservazione ed individuazioni fotografiche, effettuate grazie anche all’analisi dei profili social dei presunti autori, con il coordinamento della Procura della Repubblica di Taranto.

Tre delle sei persone arrestate erano state alle dipendenze della struttura ricettiva, “venendo a conoscenza delle abitudini dell’imprenditore”, per poi essere allontanati da quest’ultimo in quanto già noti alle forze dell’ordine. Gli stessi, in possesso delle chiavi dello stabile, avrebbero avuto un ruolo chiave nel furto di sei casse di un sistema di amplificazione, dall’ingente valore economico, compiuto nella metà del mese di giugno, nell’albergo. L’impianto audio sarebbe, poi, stato restituito, con il classico “cavallo di ritorno”, dopo il pagamento di 1400€, durante un incontro programmato qualche giorno dopo. Gli arrestati, già noti alle forze dell’ordine, sono ritenuti nell’ordinanza in possesso “di un’allarmante propensione a rendersi responsabili di gravi condotte criminose ed inseriti in più ampi e pericolosi circuiti delinquenziali”