Manduria: al via il dibattito sull’utilizzo di immobili disponibili

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A seguito di varie circostanze, la collettività Manduriana avrà a breve nelle sue disponibilità alcuni edifici di notevoli dimensioni e pregio, di cui sarà opportuno valutare con attenzione la destinazione d’uso: l’ex convento degli Agostiniani, il cui restauro sembra in dirittura d’arrivo; l’ex convento delle Servite, per la parte non occupata dal GAL; l’ex Pretura. I bisogni della città sono molteplici, per cui sarà necessario operare delle scelte oculate e lungimiranti.
Ad avviare questo interessante dibattito sull’utilizzo degli edifici nella disponibilità del Comune è la prof.sa Cecilia de Bartholomaeis.
“In attesa che i manduriani siano una buona volta chiamati a dire la loro sull’assetto da dare alla città, mi permetto di sottolineare alcune priorità. Sicuramente Manduria avrebbe dovuto avere già da tempo un Museo della Civiltà messapica; la mostra “Oltre Le Mura”, da tempo sacrificata in angusti locali ed ora sfrattata, fu solo l’anticipazione di un percorso mai iniziato. La presenza di un Museo, in cui possano essere esposti tutti i reperti provenienti dal nostro territorio, non rappresenta solo il sogno di un manipolo di appassionati o una questione di orgoglio cittadino, ma una pedina importantissima nella creazione di quel famoso “pacchetto” di offerte che dovrebbero attrarre e incrementare i flussi turistici. Non è nemmeno il caso di sottolineare la positiva ricaduta che ciò avrebbe su tutta l’economia manduriana e il contributo che darebbe alla promozione dell’ immagine del nostro territorio, più di qualunque manifestazione o esposizione o sagra. C’è da augurarsi quindi che, oltre all’impegno di tutte le istituzioni responsabili, intorno a questo progetto, che certamente qualche difficoltà presenta, possano catalizzarsi le migliori energie del mondo culturale ed economico-imprenditoriale della nostra città.
Le stesse finalità di promozione del territorio potrebbero essere conseguite recuperando e portando a compimento il vecchio progetto per la realizzazione di un Museo della seconda guerra mondiale, in cui possano essere finalmente esposti tutti i lasciti che i veterani del 450° Gruppo di Bombardamento dell’Aviazione U.S.A., di stanza a Manduria negli ultimi mesi del conflitto, hanno fatto pervenire a seguito dell’importante lavoro di ricostruzione storica svolto dai professori Pasanisi e Pezzarossa. Ancora oggi i pochi superstiti (e i parenti di coloro che non ci sono più) periodicamente chiedono notizie di un Museo che fu loro promesso.
Ma vi è un’altra esigenza indifferibile che occorre finalmente soddisfare: quella di dare alla nostra Biblioteca comunale una sede degna e confortevole. L’attuale collocazione, oltre ad impedire una corretta disposizione e conservazione del patrimonio librario e documentale, oltre a rendere difficile la consultazione e impossibile il raccoglimento, indispensabili allo studioso, impedisce che la nostra biblioteca divenga ciò che è in tutti i paesi civili: un volano di iniziative culturali, un luogo in cui possano nascere e fiorire idee, proposte, confronti, dibattiti e, soprattutto, da cui possano diffondersi conoscenze. E’ impossibile progettare il futuro se non si investe nella cultura.”

Oltre alle importanti idee lanciate dalla Prof.sa de Bartholomaeis, mirate a valorizzare le risorse culturali cittadine, abbiamo colto altri suggerimenti lanciati da semplici cittadini. Ad esempio, perché non utilizzare i locali dell’Ex Pretura per trasferire il Commissariato di Manduria. Si continuerebbe così nella positiva azione, attuata dall’Amministrazione Comunale, di risparmio delle risorse destinate ai fitti, utilizzando tutti gli edifici già nella disponibilità della collettività.
Il dibattito è appena cominciato.

Manduria Municipio1