Manduria: ad una svolta la crisi. Il sindaco chiede sottoscrizione di un patto preliminare di maggioranza

Condividi

E’ ad una svolta la crisi amministrativa al Comune di Manduria. Il Sindaco ha diffuso un documento politico che nelle prossime ore dovrà essere sottoscritto dai consiglieri comunali delle forze politiche che intendono aderire alla Nuova Maggioranza e rilanciare l’Azione Amministrativa.Dopo la revoca delle deleghe assessorili lo scorso 26/06/2014, il sindaco, così come annunciato in Consiglio Comunale, ha avviato un ciclo di consultazioni con tutte le forze politiche, sia di maggioranza che di opposizione. “Negli ultimi mesi, com’è noto, alcuni consiglieri comunali della coalizione Impegno Comune, che detiene la maggioranza, hanno mostrato ripetuti segni di insofferenza, che sono culminati in vero e proprio dissenso quando è stato espresso voto contrario in Consiglio Comunale sul Bilancio Consuntivo. Ciò ha giustamente determinato forte preoccupazione tra le forze di maggioranza che in questi mesi hanno sempre sostenuto lealmente l’azione amministrativa, condividendo scelte spesso difficili e impopolari, a volte controverse, ma sempre e comunque dettate dalla volontà di salvaguardare il bene della collettività. Sino al punto da ritenere esaurita la spinta propulsiva della coalizione civica che era risultata vincente un anno fa, e da richiedere ripetutamente un cambio di rotta, attraverso la ricerca di nuove alleanze. Ed infatti, al fine di imprimere un’accelerazione e avviare una nuova stagione politica, da più parti veniva richiesto l’azzeramento della Giunta e, in qualche caso, anche le dimissioni tecniche del sindaco.”
Il sindaco, che fa il quadro della situazione, spiega il perché non ha aderito subito a questa richiesta ed anche quando è stato indotto a farlo dalla “sfiducia” espressa nei confronti del proprio assessore di riferimento da parte del Gruppo di Noi Centro e dalla “sospensione” degli assessori della Lista Girardi – Tutti insieme per Manduria, ha sempre manifestato riluttanza ad avviare tale fase. “Vi era la consapevolezza che tale processo – afferma Massafra – avrebbe comportato degli avvicendamenti nella compagine amministrativa che avrebbero penalizzato donne e uomini di grande valore umano e professionale, che si sono dedicati con passione e spirito di servizio all’azione amministrativa, sacrificando professione e famiglia ed, in qualche caso, rinunciando alla carica di Consigliere Comunale. Con loro si è lavorato in perfetta armonia e, checché se ne pensi, sono stati ottenuti importanti risultati. Ma le regole della politica a volte impongono scelte che prescindono dai sentimenti e dalla volontà del sindaco,… ”
Nel documento il Sindaco spiega che “sono due gli elementi che hanno giocato un ruolo determinante nel far sì che si rompessero gli indugi e una nuova fase fosse avviata:

1) la consapevolezza che, nonostante l’adesione del Gruppo Misto a Noi Centro, non si fossero completamente chiarite le motivazioni che avevano portato alla crisi, che appariva, agli occhi dei più, determinata più da esigenze di visibilità personale che da vere e proprie divergenze politiche. (Per superare queste esigenze, causa di perenne instabilità che ha caratterizzato la travagliata vita politica della nostra Città, occorre una fase di transizione in cui tutte le forze politiche responsabili si uniscano nell’intento di rendere inefficace l’azione destabilizzante di singoli o di piccoli gruppi, facendo prevalere una volta per tutte la logica delle idee e dei programmi su quella dei numeri.)
2) La percezione maturata attraverso vari incontri formali ed informali con partiti e singoli consiglieri della minoranza, c di una condivisa esigenza di stabilità.

L’obiettivo del sindaco in questa fase è stato quello di costituire, a partire dalla maggioranza democraticamente eletta, una coalizione di governo la più ampia possibile, in cui fossero rappresentate a pieno titolo anche forze politiche sinora collocate all’opposizione. Presupposto indispensabile per superare le disparità determinate dalla distribuzione del premio di maggioranza e non dall’effettivo consenso elettorale è stato quello di garantire la pari dignità delle forze politiche. Pertanto ogni forza politica che si fosse dichiarata disponibile ad assumere responsabilità diretta nel governo della Città avrebbe avuto diritto ad una rappresentanza in Giunta ovvero un assessorato a testa.
Al termine delle consultazioni è emerso che tutte le forze della maggioranza uscente si sono dichiarate pronte a sottoscrivere un nuovo patto in cui vengano ribaditi il sostegno al sindaco e la volontà di proseguire l’esperienza amministrativa avviata con le elezioni del maggio/giugno 2013. Tra le forze sinora collocate all’opposizione, il PD si è detto indisponibile a qualsiasi forma di coinvolgimento diretto in amministrazione; – Forza Italia e Lista Schittulli hanno anch’esse dichiarato di non avere interesse ad un ingresso in giunta, ma hanno confermato la loro disponibilità a collaborare con l’amministrazione su punti programmatici specifici per la risoluzione dei problemi cruciali per la città
Hanno invece aderito dichiarando la loro disponibilità a collaborare attivamente nell’amministrazione della città sia Centro Democratico che Nuovo Centro Destra.
Si è fatta chiarezza anche in relazione alle singole posizioni dei consiglieri dopo gli ultimi spostamenti: il gruppo di Noi Centro risulta costituito dal consigliere Paride Toma, e dai tre consiglieri, Arcangelo Durante, Marcello Venere e Silvano Trinchera, precedentemente costituitesi in gruppo misto. A Noi Centro aderisce anche Il Presidente Nicola Dimonopoli, mentre il consigliere Federico Bentivoglio si è ufficialmente dichiarato indipendente, anche se ha ribadito l’appartenenza alla maggioranza ed il pieno sostegno al sindaco. Il Gruppo di Noi Centro ha chiesto formalmente che fosse nominato assessore di riferimento l’attuale capo gruppo Paride Toma, e che gli fosse attribuita la delega alle Attività Produttive, garantendo che il consigliere subentrante, Vincenzo Pisconti, primo dei non eletti, avrebbe sottoscritto il suddetto patto.
La Lista Girardi – Tutti Insieme per Manduria ha espresso anche per iscritto le proprie posizioni, ribadendo la necessità, qualora la maggioranza dovesse ricomprendere i consiglieri che se ne erano precedentemente dissociati, di sottoscrivere un impegno preciso atto a garantire il rispetto degli accordi e dei vincoli di maggioranza, ed evitare il ripetersi degli incresciosi episodi di dissociazione che hanno causato la crisi. Sullo sfondo veniva ribadita, comunque, la posizione più volte espressa di considerare sostanzialmente fallita l’esperienza amministrativa della coalizione civica e l’opportunità che si aprisse una nuova fase con il coinvolgimento di altre forze politiche, in particolare il PD e Centro Democratico.
All’incontro con Proposta per Manduria era presente anche il consigliere Enzo Andrisano rientrato nel gruppo originario. Questo gruppo ha ribadito il sostegno al sindaco e la volontà di continuare a impegnarsi nell’amministrazione attiva, indicando come assessore di riferimento Francesco Turco e conservando la delega alle attività produttive. Sono state evidenziate per tale avvicendamento le norme sulla incompatibilità dettate dalla legge 39/2013 e successivamente precisate, per quanto riguarda la dirigenza medica, dalla delibera CIVIT 58/2013.
– Manduria Futura ha infine espresso pieno sostegno al sindaco e condividendo la necessità di aprire una nuova stagione politica.
Il Patto preliminare di maggioranza, sulla base del quale saranno definite le deleghe assessorili tra i consiglieri comunali appartenenti alle forze politiche di Manduria Futura, Proposta per Manduria, Lista Girardi – Tutti Insieme per Manduria, Noi Centro per Ferrarese, Nuovo Centro-Destra, Centro Democratico, Consigliere indipendente Bentivoglio Federico prevede l’assunzione solenne a mantenere l’impegno:
– di contribuire attivamente alla definizione del programma;
– di sostenere la maggioranza ed il sindaco sino al compimento del mandato. A garanzia di tutti viene sancito il diritto alla pari dignità delle forze politiche che sottoscrivono il presente atto, che saranno tutte rappresentate nell’amministrazione attiva, indipendentemente dal numero di consiglieri che ne compongono i gruppi consiliari.
– di rispettare le reciproche posizioni, senza imporre veti o pretendere rendite di posizione;
– di ricomporre eventuali divergenze evitando contrapposizioni e polemiche pubbliche;
– di utilizzare gli strumenti di informazione in maniera coerente con l’appartenenza alla maggioranza;
– di difendere in maniera unitaria le scelte compiute.
Il patto ha l’obiettivo di chiarire una volta per tutte chi sono i consiglieri di maggioranza e quelli di opposizione; garantire stabilità politica, e l’ufficializzazione della rinuncia di ogni consigliere comunale ad una parte della propria visibilità in nome dell’interesse comune e a concordare le modalità e i cambiamenti necessari per migliorare l’azione amministrativa.

Occhi puntati soprattutto su Lista Girardi Tutti insieme per Manduria che alla vigilia della diffusione del documento politico aveva espresso un certo malumore per tale “accordo” che costringe a rinunciare ad uno dei due assessori uscenti.

Così l’attuale composizione della maggioranza se tutti dovessero firmare il documento

Presidente del Consiglio: Nicola Dimonopoli
Manduria Futura: Giuseppe Maggi, Marita Minonne, Pierpaolo Barbieri; Proposta per Manduria: Vincenzo Andrisano, Cosimo Damiano Maggi; Lista Girardi: Leo Girardi, Marco Barbieri, Sandra Di Cursi, Mary Giuliano; Noi Centro: Arcangelo Durante, Marcello Venere, Silvano Trinchera, Paride Toma, Vincenzo Pisconti ev. subentro), Nuovo Centro Destra: Roberto Puglia, Lino De Mauro, Centro Democratico: Cosimo Lariccia, Emma Quaranta, Antonio Giuliano (ev. subentro)
Indipendente: Federico Bentivoglio.

Manduria Municipio1