Manduria: A proposito di elezioni comunali…

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di Giuseppe Mariggiò

Mettiamola così. Tanti abbagli, qualche debole lucina e un paio di candidature buone sulla carta.

Ci sono molti editori di riferimento con alle spalle soci e azionisti. Nulla di nuovo. Capacità di discernimento da parte dell’elettorato attivo un tanto al braccio.
Che sarà? Ci vorrà più della buona volontà di galantuomini per districare l’intreccio di interessi incrostati e il nodo avviluppato di cattive pratiche in zone molto opache.
Chi più sgruppa, più raggruppa. Per citare la famosa opera di Rossini.
La situazione di Manduria e delle sue marine è sotto gli occhi, gli orecchi e il naso di tutti, anche di quelli che dichiarano – per comodità, complicità o semplice superficialità e abitudine (perché alla fine ci si abitua a tutto) – di non vedere e di non sentire.
Non sono un esperto di politica.
Non sono un influencer. Non influenzerei neppure la mia stessa ombra.
Ma amo questa città, come si amano le mamme cattive che ci hanno ferito ma che non possiamo fare a meno di amare.
Per il momento, sospendiamo ogni giudizio, per quello che può contare.
Il 22 agosto scade il termine per la presentazione delle liste alla carica di consigliere comunale. Ecco, invito tutti a passare in rassegna nomi e cognomi.
Se è difficile guardare nel fondo quando si rimesta nel torbido, vale sempre la vecchia regola: dimmi con chi vai e ti dirò chi sei.
Buona lettura a tutti.