M5S. “Attiva Italia!” Mobilitazione generale il 9 contro lo “Sblocca Italia”.

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Una giornata di protesta contro le norme contenute nello “Sblocca Italia” è stata organizzata dal M5S per domenica 9 Novembre e si svolgerà in contemporanea a Brindisi, Manfredonia, Taranto e in altre otto regioni del Sud Italia.
“Il decreto – spiegano gli attivisti del M5S – contiene norme che confermano la volontà politica del Governo Renzi di trasformare l’intera nazione in una grande groviera. , osservando la mappa diffusa dal Ministero per lo Sviluppo Economico infatti, si vede che tutta l’Italia è interessata dalle trivellazioni, Puglia compresa”.
“Tutto questo – sottolineano – a discapito della salute, delle economie locali, in particolare turismo ed agricoltura che mal si conciliano con l’estrazione petrolifera e altre fonti fossili”.
“ Un’altra nota dolente tra le misure ‘indifferibili, urgenti e strategiche’ contenute dallo Sblocca Italia in materia di energia – aggiungono – riguarda il megaprogetto del gasdotto TAP, che approderà a S. Foca, o come si augura da tempo qualcuno, a Brindisi. Un vero colpo di mano contro le amministrazioni locali e i cittadini che con forza si oppongono alla costruzione gasdotto, che comprometterebbe definitivamente il fiorente settore turistico indissolubilmente legato alla valorizzazione e alla tutela del territorio e del paesaggio salentino”.
“Per questo – dichiarano gli attivisti del M5S – invitiamo tutti i cittadini, le associazioni, i comitati locali ad unirsi alla mobilitazione generale”
A Brindisi, l’appuntamento è in Piazza Vittoria, dalle ore 9.00 alle ore 13.00, per parlare di trivellazioni, Cerano, TAP, Torre Guaceto, Edipower, ma sopratutto di energia pulita e di futuro per Brindisi, Lecce, il Salento e la Puglia intera. “Interverranno i portavoce del M5S alla camera e al senato: Alessandro Di Battista, Barbara Lezzi, Diego De Lorenzis, Lello Ciampolillo”.
“Il futuro, quello vero – concludono gli attivisti del coordinamento NO TAP NO FOSSILI – non è contenuto nello Sblocca Italia. Invece che “trivellare” il Paese e riempirlo di gasdotti, per altro inutili per la sovrabbondanza d’energia prodotta, è urgente procedere verso la riduzione dell’emissioni, il risparmio energetico e la produzione delle energie rinnovabili a costi marginali zero, per rilanciare la creazione di nuovi posti di lavoro, e di conseguenza l’economia reale.”

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