Lupo di Otranto. WWF: Occorre approvazione urgente del piano di gestione del lupo senza abbattimenti

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Il WWF interviene su quanto accaduto ieri sera ad Otranto in provincia di Lecce. Alla base dell’episodio forse una storia di cattività e di traffici illegali
In un villaggio turistico nei pressi di Otranto, una bambina di 6 anni intenta a giocare con alcuni amici in una pineta, è stata avvicinata da un lupo che le ha strattonato il vestito.
Protagonista dell’episodio che, è bene ribadire, non ha provocato alcuna ferita alla bambina, come constatato da Carabinieri e dall’ambulanza accorsi sul luogo, è il lupo che da alcune settimane frequenta le aree litorali di Otranto, ripreso più volte a interagire con turisti e abitanti locali.
La sua presenza e il comportamento anomalo sono stati segnalati sin dal mese scorso dai giovani volontari del WWF locale ai Carabinieri Forestali, senza ricevere tuttavia adeguata risposta. 
Il WWF Italia ribadisce, come già comunicato agli organi competenti, che questo individuo mostra un comportamento anomalo, causato probabilmente dall’aver vissuto a stretto contatto con l’uomo per buona parte della sua vita.
In alcuni video di turisti si nota infatti chiaramente anche il segno di un collare sul collo dell’animale, che evidenzia come il lupo sia stato con ogni probabilità detenuto illegalmente, per fini ad oggi sconosciuti, e poi sia fuggito – o sia stato liberato.
Esiste infatti una pratica grave e illegale, scoperta grazie all’operazione “Ave Lupo” dei Carabinieri Forestali, che vede lupi selvatici detenuti illegalmente da privati per essere incrociati con razze canine lupoidi (cani lupo cecoslovacchi, cani lupo di Saarloos) o di altri ibridi commerciali ai limiti della legalità (American wolf-dogs), al fine di produrre individui sempre più simili a lupi da vendere a cifre da capogiro ad acquirenti spesso ben poco consapevoli. 
La presenza di un animale così confidente in natura rappresenta un problema causato dell’uomo stesso, al quale l’animale associa la presenza di cibo e pertanto si avvicina in maniera innaturale, mettendo in potenziale pericolo se stesso e le persone che incontra, sebbene da oltre 150 anni in Italia non si registrino attacchi letali all’uomo.  
Per prevenire future situazioni dannose per l’animale stesso, per l’uomo, e per l’immagine del lupo come specie selvatica, il WWF ritiene purtroppo necessario un intervento tempestivo da parte del Ministero dell’Ambiente e di ISPRA, che preveda la cattura e il trasporto dell’animale, ormai non più in grado di vivere autonomamente in natura, in una struttura idonea, in grado di garantire la sua incolumità e il suo benessere psico-fisico.
Questo episodio risolleva inoltre la necessità di approvare urgentemente il nuovo Piano di Conservazione e Gestione del Lupo in Italia, da alcuni anni ormai bloccato in Conferenza Stato-Regioni.
Il WWF chiede dunque con forza l’approvazione di un Piano che escluda categoricamente gli abbattimenti, inutili, controproducenti ed eticamente inaccettabili, ma che preveda tra le altre azioni virtuose la definizione di un protocollo di gestione attiva dei casi di individui particolarmente problematici e confidenti (come il lupo di Otranto), e una più stretta regolamentazione dell’allevamento di razze canine lupoidi e di ibridi commerciali (wolf-dogs), rafforzando il contrasto ai traffici illegali.
L’approvazione del Piano è un passaggio indispensabile per garantire la piena tutela del lupo e per impedire che nuovi e cruenti episodi di bracconaggio vengano compiuti contro una delle specie simbolo della natura del nostro Paese ed elemento chiave per i nostri ecosistemi.