Lucia Vacca e Rosaria Petracca sulla situazione politica di Avetrana
“La democrazia, attraverso le proprie leggi elettorali, garantisce, di solito, la rappresentazione della volontà del popolo attraverso una maggioranza e una opposizione. Compito della maggioranza dovrebbe essere quello di dettare le linee politiche, programmatiche e di sviluppo; compito della minoranza quello di vigilare affinché siano salvaguardati gli interessi di una collettività e lo sviluppo economico, sociale e culturale di un paese.
Nell’era dei social e dell’anti politica, la tendenza è quella di uniformare il pensiero, di abbattere steccati ideologici e inaugurare una stagione di apparente “volemose bene”, sotto cui cova un odio strisciante, violento e rancoroso.”
Così in una nota le due consigliere comunali di Avetrana Lucia Vacca e Rosaria Petracca che fanno anche un desolante quadro della situazione del paese.
“Ad oggi la fotografia di Avetrana è la seguente:
Avetrana ha un’amministrazione che governa questo paese da ben 13 anni, compiendo, poco e male, l’ordinaria amministrazione. E’ sotto gli occhi di tutti il malessere che vive questo paese perché privo di prospettive, speranze e progetti.
Nell’epoca del “volemose bene” le critiche mosse dall’opposizione vengono, da soliti pochi noti attivi solo sui social, liquidate con l’idea di una pubblicità negativa al territorio.
Ma c’è chi non si arrende e, a futura memoria, continua a denunciare:
chi ha determinato o non ha fatto nulla per bloccare la nascita di questo mega depuratore ad Urmo;
chi non riesce a garantire i servizi alla periferia e Urmu Belsito;
chi ha aumentato tutte le tasse (vedi spazzatura: io nel 2002 pagavo 191.00.oggi ne pago 465.00 e i mq sono sempre gli stessi);
chi ha fatto morire la zona industriale;
chi tappa le buche (quando è possibile) e non asfalta a dovere una strada;
chi non ha cura delle proprie strutture (vedi sala gialla, palazzetto, campo, scuole, parchi, piazze);
chi ha tolto il semaforo di via A De Gasperi, senza prevedere dissuasori di velocità;
chi non riesce a garantire un buon servizio cimiteriale;
chi non garantisce un piano di traffico;
chi non ha un piano di sviluppo del turismo;
chi ha indebitato un comune;
chi continua a lavorare con i debiti fuori bilancio;
chi, con l’incompetenza, l’approssimazione e la faccia tosta, illude, promette, e non mantiene.
Siamo tutti uguali?
C’è chi nella vita politica ha dimostrato di essere diverso e di avere a cuore la comunità, perché la propria realizzazione personale non passa attraverso le cariche politiche.”