L’Istituto Einaudi di Manduria scuola di eccellenza: è quanto emerge dai dati di Eduscopio

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Per gli studenti questo è il periodo delle decisioni per il futuro. Quella della scuola superiore è una delle scelte che può cambiare la vita. Liceo o istituto tecnico? Classico o scientifico? E come sarà il professionale? Le famiglie si interrogano, mediando tra i sogni dei ragazzi e le esigenze, spesso più concrete, dei genitori.
Un ottimo strumento di confronto per l’orientamento scolastico è offerto dallo studio Eduscopio 2017-2018 (www.eduscopio.it) della Fondazione Agnelli. Sono stati presi in esame i principali indicatori che portano a stilare una graduatoria. La comparazione avviene solo tra scuole dello stesso tipo, poiché a seconda dell’offerta formativa gli indirizzi di studio attraggono studenti con caratteristiche e potenzialità diverse in partenza e scuole localizzate in territori relativamente circoscritti: i confronti hanno un valore solo a parità di condizioni di sviluppo economico e sociale dell’area di riferimento.

Dallo studio emerge che, tra le scuole superiori del territorio che meglio preparano agli studi universitari o al lavoro dopo il diploma, nel raggio di 30 Km, l’Istituto Einaudi di Manduria è ai primi posti.
Un bel biglietto da visita per l’Istituto Tecnico che può offrire vari indirizzi da quello economico a quello tecnologico, insieme al Professionale per l’Agricoltura.

Per comparare la capacità delle scuole di preparare per gli studi universitari si sono presi in considerazione due indicatori:
a – La media dei voti conseguiti agli esami universitari, ponderata per i crediti formativi di ciascun esame per tenere conto dei diversi carichi di lavoro ad essi associati;
b – I crediti formativi universitari ottenuti, in percentuale sul totale previsto.
In pratica si scopre quanti esami hanno superato gli studenti provenienti da una data scuola e anche con che profitto. Il portale offre anche un indicatore sintetico che tiene conto della media e della percentuale di crediti conseguiti: l’Indice FGA, che riporta i due indicatori sulla stessa scala (da 0 a 100) e dà loro lo stesso peso (50%/50%).

Per comparare la capacità degli istituti tecnici e degli istituti professionali di preparare l’ingresso
nel mondo del lavoro sono stati presi in considerazione due indicatori fondamentali:
a. la percentuale dei diplomati “occupati” (che hanno lavorato per più di sei mesi in due anni dal diploma) in rapporto ai diplomati che non si sono immatricolati all’Università.
b. la coerenza tra studi fatti e il lavoro svolto.

La scheda informativa di ciascuna scuola dà diverse altre informazioni, la maggior parte delle quali guardano all’evoluzione nel tempo delle condizioni occupazionali e descrivono la situazione in cui si trovano i diplomati entro i primi due anni dal diploma: il tempo di attesa per il primo contratto significativo, se i diplomati di una scuola hanno accesso a occupazioni più o meno stabili (contratti a tempo determinato/indeterminato), qual è la quota di lavori saltuari (contratti di pochi giorni) rispetto a quelli significativi (almeno un mese), quanti sono
coloro che lavorano, ma studiano anche all’università, quanto lontano da casa trovano lavoro i diplomati.

Come si evince dalle seguenti slide l’Einaudi si attesta:
per l’indirizzo Tecnico settore Economico al secondo posto con un punteggio di 33.33 e 10.34
per l’indirizzo Tecnico settore Tecnologico al terzo posto con un punteggio di 16.66 e 33.33
per l’indirizzo Professionale settore Servizi al terzo posto con un punteggio di 29.99 e 50