L’Europa e il Young International Forum

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Dal 9 all’ 11 ottobre si è tenuto a Roma, negli studi di Cinecittà, lo Young International Forum, evento dedicato ai giovani che si apprestano a scegliere il proprio percorso formativo o professionale.

Concepito in una prospettiva internazionale, il forum ha un obiettivo, quello di offrire ai giovani un’opportunità di crescita personale e professionale che superi i confini geografici e che rappresenti un aiuto concreto per la costruzione del loro progetto di vita. Per questo motivo, lo stesso, si caratterizza per le sue conferenze, workshop, colloqui e laboratori. Incontro, confronto e dibattito sono le parole d’ordine sui temi della filiera educativa: istruzione, mobilità, ricerca e innovazione, auto imprenditorialità e occupazione. La
manifestazione è rivolta a studenti delle scuole superiori, universitari, laureandi, neolaureati, giovani in cerca di opportunità e addetti ai lavori. Così sala Terrazza, Fellini e Cavalli di Cinecittà, si sono rese protagoniste di interessanti momenti di crescita sociale: i temi come quelli dell’ università, dell’istruzione,
dell’internazionalizzazione, del lavoro e delle startup, dell’ambito umanistico, dell’area tecnico scientifica; quello dell’architettura e del design, i mestieri del teatro attraverso il quale i giovani possano esprimere se stessi in tutte le loro sfaccettature.
Dell’area psico-sociale ed educativa che oggigiorno abbraccia un ampio settore formativo-professionale. Analizzare, comprendere, individuare strategie per migliorare il benessere individuale e collettivo è una sfida del presente e del prossimo futuro.
Da sempre l’Europa ha pensato e creato gli strumenti necessari affinché i giovani potessero costruire una carriera lavorativa e personale più che soddisfacente. Tra le iniziative più rilevanti spicca il programma Erasmus+, che dal 1987 ha permesso a milioni di giovani di studiare o svolgere tirocini all’estero, arricchendo non solo il loro curriculum, ma anche il loro bagaglio culturale e personale. L’esperienza
internazionale rappresenta oggi un valore aggiunto fondamentale per entrare nel mercato del lavoro globale, e, in realtà, Erasmus+ è solo una delle tante porte che l’Europa apre ai giovani. Un altro aspetto fondamentale è la promozione dell’imprenditorialità giovanile: programmi come Horizon Europe e European Solidarity Corps incentivano i giovani a sviluppare progetti innovativi, sostenibili e con un impatto positivo sulle comunità locali ed europee. Queste iniziative, oltre a fornire finanziamenti, offrono anche percorsi di mentoring e formazione, permettendo ai giovani imprenditori di acquisire competenze chiave e di avviare attività imprenditoriali di successo. Ma il ruolo dell’Europa come motore di sviluppo per i giovani si esprime anche attraverso il sostegno alla mobilità e alla conoscenza perché esistono molte altre iniziative di scambio culturale e professionale, come ​ Discover EU, che offre ai diciottenni la possibilità di viaggiare gratuitamente in treno per esplorare l’Europa. Questo programma non solo favorisce la scoperta di nuove culture e lingue, ma alimenta anche un forte senso di appartenenza europea, elemento cruciale per il futuro del continente.
Ed è proprio quel senso di appartenenza che, negli ultimi anni, ha iniziato a tramontare. Servono, perché urgenti, riforme profonde, che stiano al passo con il cambiamento sociale, climatico ma soprattutto economico: il differente e vario mosaico degli Stati che ne fanno parte, rende urgente un cambio di rotta: serve una maggiore competitività che si avverte perché manca l’innovazione, ci si adagia su di una sterile politica di coesione e da una limitata visione del futuro. La tempesta che scuote l’Europa è soprattutto politica perché, causa i vari conflitti, il baricentro geopolitico si è spostato ad Est, rischiando che il vecchio continente venga definitivamente escluso dagli equilibri mondiali. Bisogna rilanciare un nuovo
modello sociale che, come il gioco degli scacchi, preveda buone abilità intuitive e grandi capacità di previsione.

Francesca Rita Nardelli