“Letteratura e memoria: Il Concorso letterario Cosimo Moccia e la riflessione storico-sociale”

Condividi

Si rinnova l’appuntamento con il concorso letterario “Cosimo Moccia” che vede gli studenti delle scuole superiori di secondo grado impegnarsi in temi di grande impatto storico-sociale.

Infatti, mercoledì 28 maggio alle ore 18.00 presso il Museo Civico di Manduria, via Ludovico Omodei, 28, ANPI, sez. di Manduria Cosimo Moccia, darà seguito alla III edizione del concorso letterario “Cosimo Moccia”. Gli argomenti portati all’attenzione dei ragazzi, saranno quelli della democrazia e della libertà intesi come valori universali, nonché garantiti dalla nostra Carta Costituzionale. Il concorso, che quest’anno celebra gli 81 anni dalla fondazione di ANPI e il ricordo dello stesso partigiano manduriano Cosimo Moccia, avrà un ulteriore momento di riflessione con la rappresentazione teatrale RADICI di e con Antonio Anzillotti De Nitto. La tematica che viene affrontata nell’opera, è quella della diversità e per raccontarla, viene utilizzato un punto di vista estremo, tipico di un periodo storico in cui il diverso è stato oggetto di ghettizzazione, deportazione e sterminio. Il titolo dell’opera, racchiude dentro di sé il seme di ognuno di noi, le radici appunto, materiale imprescindibile dal quale partire per migliorare la nostra esistenza, superando gli errori e gli orrori del passato.
La serata, inoltre, avrà un’estensione in più con il concorso “Valeria Palummieri” che nasce nel ricordo della studentessa.
Per entrambi i concorsi, ci sarà la lettura e la premiazione degli elaborati degli studenti che li vinceranno. Questi tre importanti momenti, saranno patrocinati dal Comune di Manduria a testimonianza dell’importanza, da parte dell’Amministrazione, di sostenere tali iniziative, ma soprattutto di garantire una presenza politico-amministrativa attenta al ricordo ed alla memoria di alcuni periodi importanti della storia italiana e che hanno reso la nostra Patria e la nostra Costituzione, culla di
diritti universalmente riconosciuti.

Francesca Rita Nardelli