Leonardo Giangrande è presidente dell’Osservatorio Galene

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La prima Assemblea Ordinaria, riunitasi ieri presso la Prefettura di Taranto, alla presenza  del prefetto Demetrio Martino e presieduta dal Commissario Straordinario alle bonifiche la dott.ssa Vera Corbelli, ha designato all’unanimità

presidente dell’Osservatorio Galene Leonardo Giangrande, già Presidente di Confcommercio Taranto, mentre Fabio Millarte del WWF e Cosimo Bisignano di LEGACOOP Agroalimentare sono stati eletti vicepresidenti.

L’Osservatorio, fortemente voluto dal Commissario Straordinario per gli interventi urgenti di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione di Taranto e per l’attuazione degli interventi di bonifica e rigenerazione dell’Area Vasta di Taranto è costituito da 31 soggetti sottoscrittori, che sin dalla prossima seduta si organizzeranno in gruppi di lavoro per  confrontarsi su singole tematiche (gestione integrata delle zone costiere; filiera produttiva legata all’economia del mare; turismo e attività sportive; portualità, logistica e trasporti; biotecnologie e sicurezza e legalità).

L’Osservatorio è uno strumento tecnico, ma anche un luogo (virtuale) di incontro e di confronto per i diversi attori sociali, altamente qualificato e partecipato, punto di riferimento per Istituzioni, Enti pubblici e privati, mitilicoltori, imprenditori, associazioni e per tutti i soggetti interessati all’azione di valorizzazione e riqualificazione del Mar Piccolo di Taranto, secondo un nuovo approccio metodologico che consente di leggere efficacemente la complessità della realtà ambientale-sociale-economica, superando la tradizionale visione settoriale dei problemi.

L’Osservatorio Galene, sarà impegnato nella valorizzazione e sostenibilità del sistema Mar Piccolo partendo da quanto già progettato, realizzato ed in fase di esecuzione da parte del Governo, attraverso il Commissario Straordinario. Le attività dell’Osservatorio concorreranno all’attuazione del laboratorio Taranto scala 1.1 declinato già da qualche anno e che ha dato ad oggi risultati significativi in termini di ambientalizzazione e rigenerazione del sistema Mar piccolo, dell’aree tarantine e dei suoi territori.

Il Prefetto ha salutato l’assemblea, plaudendo all’iniziativa e sottolineando il ruolo significativo della partecipazione della società ai processi di trasformazione e valorizzazione territoriali, particolarmente sentiti in questo momento per l’area tarantina. Il Prefetto ha, esortato i presenti a fare sintesi per il raggiungimento di obiettivi prefissati, al fine di ottimizzare il percorso virtuoso intrapreso.

“La prima assemblea ordinaria ha rappresentato un momento importante, un ulteriore passo in avanti in quel percorso condiviso e sinergico che insieme agli attori del territorio, abbiamo messo in campo per Taranto” ha detto il Commissario Straordinario, Vera Corbelli, congratulandosi con il neo Presidente dell’Osservatorio. Un organismo partecipato che ha visto protagonisti indiscussi esponenti della società civile, del mondo scientifico ed operatori economici che, insieme ai rappresentanti delle istituzioni cittadine, si sono confrontati e si confronteranno su tematiche di estremo interesse per il territorio di Taranto.

In una nuova prospettiva le istituzioni, ognuno per il proprio ruolo, si sono messe a disposizione della collettività tarantina per dare massima attenzione all’ecosistema del Mar Piccolo di Taranto perché grande è la sua bellezza ed uniche sono le sue peculiarità, il cui bacino è anche fonte di reddito per tante famiglie che operano nella mitilicoltura, con significativa valenza sociale, economica e culturale.

L’Osservatorio dovrà essere a uso e consumo degli attori del territorio, che certamente supporterà una programmazione condivisa e sostenibile. Trovare una strada attraverso cui perseguire lo sviluppo sostenibile di questa città non può non richiedere un’associazione di prospettive, di conoscenze e di risorse diverse. Nessun soggetto individualmente, nessuna organizzazione da sola e nemmeno un singolo segmento della società globale è in grado, agendo da sé, di identificare ed implementare le soluzioni alle grandi sfide che l’umanità oggi si trova a fronteggiare. Non si può prescindere dai punti di vista degli stakeholder nei processi decisionali, perché solo ciò ci permetterà di raggiungere obiettivi importanti, come indicatoci anche dalla Comunità Europea”.

Tutti i partecipanti hanno condiviso l’assoluta necessità di fare sinergia, convinti cosi di poter dare una risposta sempre più concreta a quel cambio di paradigma più volte invocato per il rilancio di Taranto, cuore del mediterraneo.