Lecce. Pirateria audiovisiva: sanzionati oltre 2.000 utenti del “pezzotto”

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Maxi operazione della Guardia di Finanza di Lecce contro la pirateria audiovisiva e la riproduzione di canali Sky a mezzo del sistema di streaming illegale IPTV – cd. ‘pezzotto’.   L’indagine ha consentito di risalire all’ultimo anello della filiera illecita. 

 Un duro colpo alla pirateria audiovisiva è stato inferto dalla Guardia di Finanza di Lecce che, al termine di una complessa attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica, ha smantellato una centrale di distribuzione illegale del segnale IPTV – il cosiddetto “pezzotto” – risalendo fino agli utenti finali. Le indagini hanno portato all’identificazione di 2.282 utenti pirata residenti in 80 province italiane, ai quali sono state contestate sanzioni amministrative per l’utilizzo illecito di contenuti coperti da diritto d’autore.

Nel corso dell’operazione sono stati sequestrati 5 immobili, 2 auto (di cui una d’epoca) e 60.000 euro in contanti, beni riconducibili al principale indagato, insieme ad altri tre soggetti residenti nel Salento. I quattro sono accusati di violazioni della normativa sul diritto d’autore e autoriciclaggio.

Il sistema illegale permetteva, con pochi euro al mese, l’accesso a canali e contenuti a pagamento delle principali piattaforme di pay tv, tra cui Sky, Dazn, Netflix e Mediaset Premium. Il giro d’affari illecito stimato supera i 500.000 euro, reinvestiti in beni mobili e immobili per occultarne la provenienza.

Determinante è stato l’intervento degli specialisti in Computer Forensics Data Analysis, che hanno permesso di localizzare a Lecce la centrale di smistamento del segnale e ricostruire i flussi economici attraverso accertamenti bancari, analisi delle ricariche (Postepay, PayPal, Revolut, N26) e riscontri su carte prepagate.

L’indagine, ancora nella fase preliminare, si è svolta in sinergia con il Nucleo Speciale Beni e Servizi della Guardia di Finanza di Roma e ha visto l’autorizzazione della Procura per l’utilizzo di informazioni tecniche e bancarie a fini amministrativi. I risultati dell’operazione sono stati illustrati il 14 maggio nel corso di una conferenza stampa a Roma presso la sede centrale del CONI, alla presenza dell’Amministratore delegato della Serie A e di rappresentanti istituzionali e delle Fiamme Gialle.

“L’azione della Guardia di Finanza dimostra la volontà concreta di colpire non solo chi organizza le piattaforme illegali, ma anche chi ne usufruisce, alimentando un sistema che danneggia pesantemente l’industria audiovisiva e sportiva”, ha dichiarato il colonnello Giuseppe Giulio Leo, a capo del Comando Provinciale di Lecce.