Lecce: operazione antidroga della Guardia di finanza, due arresti

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I Finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Lecce hanno portato a termine un’articolata operazione antidroga conclusa con l’arresto di due italiani ed il sequestro di due pistole, sostanza stupefacente del tipo marijuana, hashish, cocaina e refurtiva varia costituita da notebook e tablet.
Già dalle prime ore della mattina, durante un servizio di prevenzione, una pattuglia del Gruppo Operativo Antidroga aveva notato nei pressi di un complesso residenziale ubicato nella zona 167/B di Lecce un sospetto via vai di persone che entravano ed uscivano da una rampa di accesso ai box condominiali posti al piano seminterrato dello stabile.
Insospettiti, i finanzieri hanno deciso di ispezionare il garage con l’ausilio di una unità cinofila antidroga, che segnalava la presenza di sostanza stupefacente all’interno di due box auto. Di questi, il primo era vuoto, mentre nel secondo ritrovati circa 500 grammi di marijuana
avvolti in un panno di colore verde. La perquisizione è stata estesa anche alle corrispondenti
abitazioni, in una delle quali, occupata da un 24enne, originario di Poggiardo, agli arresti domiciliari per detenzione di sostanze stupefacenti, i Finanzieri hanno scoperto due pistole, una Beretta con matricola abrasa calibro 6,35 ed una pistola a tamburo calibro 44, munizionamento di vario calibro, 59 proiettili in tutto, un pugnale con una lama da 16 cm, 900 grammi di marijuana,
7 grammi di cocaina, bilancini di precisione, sostanza da taglio e quanto necessario al confezionamento delle dosi, oltre a 4000 euro circa in valuta, probabile provento dello spaccio e refurtiva varia composta da 12 computer portatili, uno scanner e 6 tablet.
Nella seconda abitazione, occupata da un 22enne leccese, pregiudicato per detenzione di stupefacenti,
ritrovati 100 grammi di marijuana, 9 grammi di cocaina e 3 di hashish, in parte già confezionati e pronti per lo spaccio.
Quanto rinvenuto è stato posto sotto sequestro mentre i due responsabili sono stati tratti in arresto e tradotti presso il carcere di Borgo San Nicola a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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