Lecce. Morte di due senzatetto: si indaga per omicidio colposo.

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Lecce – La Procura di Lecce ha aperto un’inchiesta per risalire ad eventuali responsabilità nella morte di Riccardo Martina e Veronica Piggini, i due senzatetto di 51 e 53 anni il cui cadavere è stato ritrovato ieri in una cisterna piena di acqua, all’interno di una casupola fatiscente di Via Taranto, alla periferia della città.
Omicidio colposo a carico di ignoti è il reato ipotizzato e nei prossimi giorni il Pm titolare dell’indagine, Massimiliano Carducci, affiderà l’incarico per l’autopsia al fine di dare conferma alle cause del decesso che, da una prima ricognizione, in base allo stato dei corpi, sarebbe avvenuto un mese fa, in seguito al crollo del pavimento della stanza utilizzata dalla coppia come rifugio di fortuna.
E’ stato un conoscente, allarmato perché da tempo non aveva notizie dei due, ad avvisare le forze dell’ordine: sul posto sono intervenuti gli Agenti della Polizia di Stato, i Carabinieri e i Vigili del Fuoco che hanno individuato i corpi dopo aver introdotto in acqua una telecamera esplorativa.
La tragedia ha molto scosso i leccesi che già conoscevano la storia di stenti delle due vittime e che sembra rappresentare la manifestazione chiara dell’indifferenza generale dinanzi alle tante forme di povertà presenti nella società attuale.

crollo Lecce

In merito alla triste vicenda interviene Adriana Poli Bortone che, esprimendo “dolore e rabbia per una tragedia che non doveva avvenire”, ricorda la mozione presentata in consiglio comunale a Lecce da Io Sud e approvata all’unanimità, che prevedeva l’utilizzo del Galateo per scopi socio-sanitari: “Sproniamo la regione ad intervenire quanto prima – spiega – perché prima di investire su altro si attivi in sinergia con le amministrazioni comunali al fine di destinare immobili in disuso come l’ex Galateo per garantire un alloggio alla povera gente”.
Per l’ex primo cittadino di Lecce, si potrebbe prendere esempio da Roma, dove, grazie alla buona volontà degli stessi ferrovieri, alcuni locali in disuso della stazione Termini, sono stati utilizzati come dormitori per i clochard: “Stesso discorso – afferma – potrebbe farsi alla stazione ferroviaria di Lecce. Insomma gli immobili ci sono e le soluzioni non mancano, basta intervenire per tempo. Ora resta il dolore e la rabbia per una tragedia che non doveva avvenire”.