Lecce: Link Lecce “stanno smantellando l’Università pubblica”

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Studenti, ricercatori, personale tecnico-amministrativo e personale docente domani Giovedì 28 Novembre, terranno dalle ore 12.00 alle ore 15.00, la Conferenza d’Ateneo per riflettere insieme sulle conseguenze drammatiche su didattica, ricerca, diritto allo studio causate dai recenti provvedimenti, non ultimo il DM Punti Organico 2013. Ne ha dato notizia “Link Lecce”.

Il DM Punti Organico 2013, che stabilisce i criteri in base ai quali distribuire i punti organico (che servono agli atenei per poter assumere personale), va a creare profonde disparità tra Nord e Sud d’Italia. Infatti, nonostante il blocco del turn-over complessivo sia fissato al 20 %, alcuni atenei, Scuola Superiore Sant’Anna (turn-over 212%) e la Scuola Normale di Pisa (turn-over 160%) in testa, non solo conservano tutti i punti organico ma li incrementano. Come mai? L’utilizzo del solo criterio della sostenibilità economico-finanziaria degli atenei, basato sul rapporto tra tasse studentesche ed entrate ministeriali, da una parte, e spese per il personale e indebitamento, dall’altra, ha esasperato le sperequazioni tra atenei, realizzando quindi una netta distinzione tra gli atenei del nord che potranno continuare a garantire, addirittura migliorandola, la didattica e ricerca e gli atenei del sud, che si troveranno sempre più in difficoltà nel mantenere anche solo un livello minimo di tali servizi.
Questo provvedimento è solo l’ultimo di una lunga serie di provvedimenti approvati dal Ministro Carrozza e dai suoi predecessori, che mirano a creare delle università di serie B (“liceissimi” che erogano solo didattica) e università di serie A (con percorsi magistrali di alta qualità, ma a numero chiuso).

Per “Link Lecce” il taglio ai finanziamenti sommato al blocco delle assunzioni (Blocco del Tourn Over al 20%, cioè ogni 10 pensionamenti ci possono essere solo 2 assunzioni), al decreto AVA, che inasprisce il numero dei docenti garanti minimi per poter attivare i corsi di laurea ed infine il decreto punti organico sono il mix giusto per il definito smantellamento dell’Università pubblica.
Si continua a tagliare sui saperi (l’Italia è agli ultimi posti nelle classifiche europee per finanziamento all’istruzione), si continua a non capire che senza l’Università il territorio muore perché non c’è crescita e non c’è prospettiva di futuro.

Ma gli studenti che, oggi da Palazzo Codacci-Pisanelli sede dell’Ateneo, hanno già calato uno striscione di protesta, dopo l’assemblea d’Ateneo torneranno a riunirsi in assemblea alle ore 17.00 presso il palazzo Codacci-Pisanelli (Ateneo) con studenti medi, universitari e dottorandi per organizzare le mobilitazioni dei prossimi giorni.

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