LECCE: Blitz della finanza negli uffici dell’ateneo.

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Blitz della Guardia di Finanza negli uffici amministrativi dell’Università del Salento per acquisire tutti gli atti relativi all’affidamento di incarichi e consulenze degli ultimi sei anni. Il sostituto procuratore Paola Guglielmi, che coordina le inchieste sull’ateneo leccese, intende verificare se il rettore Domenico La Forgia abbia favorito persone della sua famiglia o a lui vicine e, quindi, se siano stati commessi abusi d’ufficio ovvero se siano stati favoriti professionisti vicini ai vertici dell’ateneo a scapito di altri.
L’obiettivo è incrociare i dati con quelli forniti al p.m. dal consulente Angelo Vincenti, conservatore del Registro delle imprese della Camera di Commercio, al quale era stato affidato il compito di effettuare la ricognizione e l’organigramma di tutte le società in cui compaiono i nomi del rettore e dei suoi familiari. Nel mirino della magistratura sono finiti infatti gli affidamenti “sospetti” di alcuni incarichi da parte dell’Università a studi tecnici che farebbero capo proprio ai congiunti di Laforgia. Primo fra tutti quello dato al “Laforgia, Bruni and partners”, di cui il magnifico sarebbe stato socio fondatore e avrebbe detenuto fino al giugno 2012 il 50% delle quote poi cedute al figlio.

Per meglio conoscere le modalità con cui negli anni sono stati assegnati incarichi esterni per migliaia di euro, giovedì il p.m. Guglielmi ascolterà come persona informata dei fatti il direttore generale facente funzioni Claudia De Giorgi. La De Giorgi che, dallo scorso mese di novembre, sostituisce il dimissionario Emilio Miccolis, finito sotto inchiesta per le presunte pressioni nei confronti di rappresentanti sindacali. Nei suoi confronti le ipotesi di reato erano inizialmente abuso d’ufficio e violenza privata, successivamente trasformate in tentata concussione.