Lecce. Aqp: appalti in cambio di rapporti sessuali

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Otto persone hanno ricevuto la notifica dell’avviso di conclusione delle indagini preliminari per la vicenda di sesso e mazzette in alcuni lavori di rifacimento di condotte fognarie, affidati da Acquedotto Pugliese e gestiti da ditte salentine. Secondo l’inchiesta condotta dal sostituto procuratore Antonio Negro quattro degli indagati avrebbero commesso atti illeciti nella qualità di dipendenti di Aqp, mentre altri quattro sono rappresentanti delle aziende che hanno ottenuto gli appalti finiti nel mirino degli investigatori.

Dietro un giro di tangenti e lavori pagati prima ancora di essere terminati, è stato scoperto anche il ricatto sessuale che sarebbe stato messo in atto da un responsabile dell’Acquedotto nei confronti di un’imprenditrice della provincia di Lecce che mirava ad ottenere un appalto. Questi avrebbe fatto credere alla donna la possibilità di essere favorita nell’assegnazione dei lavori in cambio di rapporti sessuali.

Ai titolari di altre ditte, invece, due rappresentanti dell’ente pubblico avrebbero chiesto il versamento di una tangente da mille euro per garantire favoritismi. Gli interventi di sostituzione di tronconi di fognatura sui quali si è indagato riguardano alcuni comuni del Basso Salento: Tricase, Supersano, Specchia, Spongano, Presicce ma anche Caprarica, a pochi chilometri da Lecce.

L’illecito, secondo il PM Negro, sarebbe stato possibile in quanto, trattandosi di appalti al di sotto dei 20 mila euro, le assegnazioni potevano avvenire con affidamento diretto e, quindi, a discrezione di Acquedotto pugliese. Alcuni funzionari infedeli avrebbero sfruttato tale possibilità a scopi personali e, per questo motivo, sono stati chiamati a rispondere di diversi reati insieme agli imprenditori che avrebbero favorito.

Le ipotesi contestate a vario titolo sono truffa, frode nelle pubbliche forniture, tentata concussione, favoreggiamento personale, falso in atto pubblico. La parola ora passa agli indagati che potranno presentare memorie difensive o chiedere di essere interrogati per far conoscere la loro versione.