Le precisazioni di Arcangelo Durante su Eden 94 e il nodo irrisolto dei cattivi odori a Manduria

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Il problema dei cattivi odori a Manduria continua a far discutere, e questa volta il commissario cittadino di “La PUGLIA DOMANI” Arcangelo Durante interviene con nuove riflessioni dopo aver ricevuto, nei giorni scorsi, una diffida dall’azienda Eden 94 per dichiarazioni sui social ritenute denigratorie e diffamatorie.

Durante torna a parlare, sottolineando un aspetto rilevante: l’avvocato della società, Montesardi, ha definito improvvido il comunicato stampa rilasciato nel 2021 dall’Ufficio Staff del Sindaco, il quale indicava Eden 94 come responsabile delle esalazioni maleodoranti e dichiarava che l’azienda stava lavorando per eliminarle.

Oggi, fa sapere il legale, Eden 94  è dotata di un sistema di monitoraggio continuo delle emissioni in aria e ambiente, accessibile anche all’ARPA, che può verificare in remoto la situazione in qualsiasi momento. Un elemento che, secondo l’azienda, confermerebbe la propria trasparenza e il rispetto delle normative ambientali.

Nonostante queste precisazioni, Durante rilancia il dibattito con un quesito fondamentale: Qual è dunque la verità? Chi è allora il vero responsabile? Una cosa è certa: la città continua ad essere afflitta dal problema e l’amministrazione Pecoraro, in anni di legislatura, non ha individuato una soluzione definitiva. L’esponente politico di La Puglia Domani si chiede quindi se si tratti di incapacità o di mancata volontà politica nel risolvere la questione.

Di fronte all’urgenza del problema, Durante invita il sindaco Pecoraro ad attivarsi nel suo ultimo anno di mandato per affrontare concretamente la questione. Inoltre, sollecita l’intervento della commissione regionale all’Ambiente, che recentemente ha visitato l’azienda Eden 94. Secondo l’attivista, la visita non era inizialmente prevista, ma è stata ritenuta necessaria a causa dell’odore insopportabile proveniente dalla zona dell’impianto. Ora chiede alla Commissione: quali azioni verranno intraprese per risolvere il problema? La situazione è grave e non può più cadere sotto silenzio.

Il dibattito resta aperto e la comunità attende risposte concrete per porre fine a un disagio che dura ormai da anni.