Lattarulo, dirigente del Giannuzzi di Manduria firma il nuovo Codice Deontologico delle Professioni Infermieristiche

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Sabato scorso 13 aprile 2019 è stato approvato a Roma il nuovo Codice Deontologico delle Professioni Infermieristiche. Il codice etico – pubblicato per la prima volta nel 1960 – giunto alla sua quinta revisione, vede tra i suoi redattori Pio Lattarulo, 49enne di Taranto, dirigente dei servizi delle professioni sanitarie nel Presidio Ospedaliero di Manduria, dell’ASL di Taranto.
Lattarulo è l’unico professionista del sud Italia ad aver contribuito alla stesura del nuovo codice deontologico, composto da 53 articoli, all’interno dei quali è stata recepita la Legge, Gelli, la pianificazione della cura condivisa e molti temi importanti legati alla necessità imprescindibile di un’azione di cura che tenga costantemente conto dell’etica della professione: elemento imprescindibile in sanità.
Tra le più significative innovazioni contenute nel codice vi è aver elevato a tempo di cura la relazione di assistenza. Un passaggio importantissimo che mette al centro dell’attività professionale l’ascolto della persona.​
I quattro professionisti, provenienti da Puglia, Marche, Lazio e Lombardia, hanno lavorato per tre anni e si sono incontrati per circa 40 volte confrontandosi con magistrati, bioetici ed altri professionisti.
Per il segretario Territoriale della UILFPL Emiliano Messina, l’importante lavoro, di respiro nazionale, compiuto da Pio Lattarulo, per la FNOPI – Federazione Nazionale Ordine delle Professioni Infermieristiche – rende evidente l’importante risultato personale raggiunto dal professionista e al tempo stesso evidenzia la ricchezza professionale del territorio ricco di specialisti che quotidianamente, nonostante le tante difficoltà, trovano, grazie all’eccellente preparazione professionale e umana, importanti rispose per il territorio in cui operano.
“E’con grande affetto – afferma in una nota – che porgo il mio sentito grazie per il lavoro compiuto che sarà di grande aiuto a tutta la categoria, al collega e amico Pio Lattarulo.”