L’assessore Regionale alla Sanità Gentile snobba Manduria, politicamente insignificante

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Quando saranno avviati i lavori per l’insediamento della Risonanza? Quando saranno completati i lavori del 2° piano (ex Ginecologia)? Quando si potrà contare su un numero adeguato di anestesisti, di cardiologi e di radiologi? Quando le sale operatorie potranno ospitare anche gli interventi di elezione? Quando saranno operativi i 10 posti letto promessi di neurologia e di oncologia? Quando sarà affrontata una pianificazione razionale dell’Ospedale per acuti? Quando i Dirigenti delle strutture complesse del Giannuzzi, a cominciare da quelli residenti a Grottaglie, saranno pienamente impiegati, nel posto loro assegnato, per le mansioni che loro competono, invece che per coprire emergenze e posti vacanti, in tutta la ASL TA?
E’ probabilmente questo lungo elenco di quesiti, che evidenziano tutte le problematiche e le sofferenze dell’ospedale Giannuzzi di Manduria, a tenere lontano l’Assessore alla Sanità Elena Gentile che, mentre, si è recata per ben due volte in pochi mesi all’Ospedale di Martina Franca incontrando la Dirigenza della Asl, ha continuato ad ignorare i diversi inviti che Le sono stati rivolti dal Comitato Pro Giannuzzi e dalla Direzione dell’Ospedale di Manduria. Per il “Comitato Pro Giannuzzi” di Manduria questo atteggiamento è di cattivo auspicio, anche in considerazione delle cospicue assunzioni di personale medico e infermieristico fatte in quel nosocomio, a fronte delle medesime carenze da tempo immemorabile segnalate e mai colmate presso quello di Manduria.

“In più occasioni il nostro Comitato – afferma Giuseppe Dimonopoli – ha posto all’attenzione delle forze politiche, delle istituzioni e della dirigenza ASL tali carenze del presidio messapico, le promesse non mantenute e i percorsi possibili per migliorarlo.”
E mentre il PD locale, non informa sull’esito dell’incontro che la scorsa settimana, ha tenuto con il Consigliere regionale Pino Romano, l’esponente del partito più preparato sulla sanità pugliese, quasi a far cadere nel dimenticatoio le istanze di questo territorio, in altre realtà sottolinea il Comitato, la rappresentanza regionale dei partiti, sia di maggioranza che di opposizione, di Martina Franca serra le fila per avvantaggiare l’Ospedale della Valle d’Itria e la sinistra governativa di Grottaglie impone la sopravvivenza forzata del S. Marco. Il comitato afferma ancora che “…la realtà sanitaria manduriana, pur nella sua drammaticità, non trova interpreti, né a livello politico né a livello istituzionale, che siano in grado di farla inserire all’ordine del giorno del governo regionale” e che “… da troppo tempo questo paese è privo di una rappresentanza presso la Regione e ciò lo rende insignificante agli occhi di una classe politica, tanto di governo, quanto di opposizione, evidentemente interessata solo alla conta dei voti. La discriminazione politica che si sta facendo sull’Ospedale Giannuzzi è la stessa che avvertiamo per il depuratore, per la discarica o per la tutela del Chidro e delle aree protette.”
Il comitato Pro Giannuzzi di fronte alla drammatica situazione complessiva in cui versa la città chiede che tutte le forze che la città può esprimere, sia individuali che organizzate, a livello economico, sociale e politico, possano coalizzarsi per aprire una vera e propria “vertenza Manduria”, richiamando nel contempo i cittadini ad un attivismo che sembra sia legato solo alle competizioni elettorali.

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