L’appello degli Ultras del Manduria: “Fateci avere la libertà di gridare FORZA MANDURIA!”
“Lo stadio è quel luogo dove siamo cresciuti, dove abbiamo apprezzato sin da piccoli i nostri idoli, da Tommaso Filotico a Vittorio Pasanisi, da Ciccarese a Leone, fino ad arrivare a Castro, Maroto e Marsili.
I nostri padri ci hanno raccontato e trasmesso questi valori fino ai giorni nostri. Andare allo stadio per noi è motivo di aggregazione, di allegria, di gioia e sofferenza, di coinvolgere ragazzi e ragazze e spesso con disagi notevoli per non farli sentire soli e far vivere a loro il valore dell’amicizia e della condivisione!”
Così in un comunicato gli Ultras del Manduria in riferimento ad una passeggiata di gruppo dal piazzale della “G.L. Marugj” verso lo stadio che sarebbe stata interpretata come un “corteo non autorizzato” che com’è noto provoca conseguenze con il rischio di DASPO.
“Si verifica molto raramente di andare allo stadio a piedi e quella sera era la giornata ideale per farlo. – proseguono – E’ stata una passeggiata all’insegna della goliardia, di cori e canti che ci hanno accompagnato per soli 500 metri. Eravamo poco meno di 30/40 ragazzi e non abbiamo intralciato niente, né commesso disordini!
E’ stato un momento di euforia e allegria, stavamo andando dal nostro MANDURIA! La giornata giusta per farlo e aggregare più gente possibile per contribuire a una causa che avvolge in maniera significante soprattutto il nostro territorio, la LOTTA AI TUMORI!
Abbiamo scelto di essere ultras e non delinquenti, abbiamo scelto di essere ultras e non drogati, abbiamo insegnato ai ragazzini che con il calcio si vive e con la droga si muore!
Lo continueremo a fare perché questi sono i valori che ci hanno trasmesso i nostri padri!
MOLLATECI e fateci avere la libertà di gridare FORZA MANDURIA!”