La Soprintendenza Nazionale per il Patrimonio Culturale Subacqueo avvia test per documentare siti archeologici sommersi

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Nuove tecnologie per rendere le immersioni scientifiche più sicure ed efficienti, questo è l’obiettivo del progetto europeo DiveSafe che è entrato nella fase finale proprio in questi giorni con lo svolgimento di una campagna di sperimentazione nelle acque dell’Area Marina Protetta

Capo Rizzuto. Per tutta la settimana gli archeologi subacquei del Ministero della Cultura collaboreranno con ricercatori e ingegneri della 3D Research (Spin-Off dell’Università della Calabria) e dell’Università Politecnica delle Marche per testare e ottimizzare i due prototipi sviluppati nell’ambito del progetto DiveSafe da un partenariato internazionale che vede la partecipazione anche dell’Istituto Centrale per l’Archeologia del Ministero della Cultura, della società Atlantis Consulting di Salonicco, della società BURC di Istanbul, dell’Autorità per le Antichità di Israele, del l’Istituto greco per la ricerca archeologica subacquea KORSEAI e di DAN – Diver Alert Network con sede a Malta. I partner, nonostante le difficoltà create dalla pandemia, hanno lavorato per oltre due anni per sviluppare due diversi prototipi di scooter subacquei, altamente tecnologici, in grado di supportare le esplorazioni subacquee fornendo ai sub importanti informazioni come la propria posizione sul fondale, i percorsi da seguire e i punti da esplorare. Ma sono soprattutto le funzioni volte a migliorare la sicurezza che rappresentano il punto caratterizzante del progetto. Grazie ad un sistema di comunicazione acustico, gli scooter sono infatti in grado di comunicare fra loro e con il supervisore che coordina le operazioni dalla superficie. Quest’ultimo è infatti in grado di scambiare messaggi con i sub, di controllare i loro spostamenti e, soprattutto, di monitorarne i parametri vitali più importanti come la frequenza cardiaca e la respirazione. In tal modo è possibile intervenire tempestivamente nel caso che si verifichi qualche imprevisto o incidente. Il progetto DiveSafe ( www.divesafe.eu ) è stato finanziato dall’agenzia esecutiva EASME che gestisce i programmi dell’UE per le piccole imprese, la ricerca, l’ambiente, l’energia e l’industria della pesca. La Dott.ssa Barbara Davidde che da pochi mesi dirige la Soprintendenza Nazionale per il Patrimonio Culturale Subacqueo sta coordinando i primi test in mare del sistema DiveSafe che si stanno svolgendo in questi giorni all’interno dell’Area Marina Protetta “Capo Rizzuto” con la collaborazione degli archeologi subacquei Salvatore Medaglia, della Soprintendenza Nazionale per il patrimonio culturale subacqueo, Alessandra Ghelli del Segretariato Regionale per i Beni Culturali della Calabria, Paola Caruso della Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Cosenza, Catanzaro e Crotone e Gianpaolo Colucci , libero professionista. Partecipano alle attività anche i Carabinieri Subacquei del Nucleo di Messina. Le attività sono condotte principalmente sul relitto Punta Scifo D e sul relitto del Bengala, due punti di elevato interesse turistico e importante valenza storica all’interno dell’AMP. Le attività svolte dagli archeologi del Ministero della Cultura saranno anche l’occasione per valutare lo stato di conservazione dei tanti relitti presenti nella zona e per verificare e documentare la presenza di nuove possibili aree di interesse archeologico che sono state segnalate di recente. I prototipi del sistema DiveSafe e i risultati di questa prima sessione di test saranno presentati al pubblico e alla stampa in occasione di un workshop che si terrà presso la fortezza di Le Castella venerdì 16 Luglio alle ore 17:30. Di seguito il programma degli interventi.​

  • Dott.ssa Barbara DAVIDDE (Soprintendente della Soprintendenza Nazionale per il Patrimonio Culturale Subacqueo – Taranto)
  • Dott. Fabrizio SUDANO (Soprintendente della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Catanzaro e Crotone)
  • Arch. Rossana BACCARRI (Funzionario della Direzione Regionale Musei Calabria)
  • C.V. Vittorio ALOI (Comandante della Capitaneria di Porto di Crotone)
  • Dott.ssa Maria Grazia VITTIMBERGA (Sindaco del Comune di Isola di Capo Rizzuto)
  • Dott. ssa Gina SPINA ( Consigliere della – Provincia di Crotone con Delega all’AMP “Capo Rizzuto”)
  • Dott.ssa Veronica BARTOLUCCI (Università Politecnica delle Marche)
  • Dott. Marco COZZA ( Direttore Tecnico della 3D Research s.r.l. – Università della Calabria) Il workshop sarà anche l’occasione per porre l’attenzione su i diversi aspetti e le opportunità di sviluppo legati alla tutela e valorizzazione sostenibile dei beni culturali subacquei

Co – funded by EMFF programme of EU – Dott.ssa Barbara DAVIDDE (Soprintendente della Soprintendenza Nazionale per il Patrimonio Culturale Subacqueo – Taranto) – Dott. Fabrizio SUDANO (Soprintendente della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Catanzaro e Crotone) – Arch. Rossana BACCARRI (Funzionario della Direzione Regionale Musei Calabria) – C.V. Vittorio ALOI (Comandante della Capitaneria di Porto di Crotone) – Dott.ssa Maria Grazia VITTIMBERGA (Sindaco del Comune di Isola di Capo Rizzuto) – Dott. ssa Gina SPINA ( Consigliere della – Provincia di Crotone con Delega all’AMP “Capo Rizzuto”) – Dott.ssa Veronica BARTOLUCCI (Università Politecnica delle Marche) – Dott. Marco COZZA ( Direttore Tecnico della 3D Research s .r.l. – Università della Calabria) Il workshop sarà anche l’occasione per porre l’attenzione su i diversi aspetti e le opportunità di sviluppo legati alla tutela e valorizzazione sostenibile dei beni culturali subacquei