Istituzione del SIC a San Foca: mercoledì presidio NO TAP al Consiglio Regionale

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Mercoledi 5 giugno 2019 alle ore 11.30 ci sarà presidio NOTAP di cittadini pugliesi, per richiedere con sollecitudine al Presidente Emiliano, l’istituzione del SIC (sito importanza comunitaria) a San Foca.
“Quello del Sic nel mare antistante San Foca, preoccupa e non poco, visto come la procedura sia quantomeno strana e poco lineare, vista l’opacità con la quale si sono mossi gli enti preposti alla dichiarazione del sito quale rientrante nella normativa “Natura 2000”.
Considerato che la Regione Puglia quanto il Ministero dell’Ambiente sono in possesso di documentazione precedente al rilascio della VIA in favore di TAP AG, comprovante l’esistenza nei fondali marini antistanti San Foca e fortemente impattati dalla multinazionale Tap, di ecosistemi protetti quali gli Habitat 1110( banchi di sabbia cin erbari di posidonia) e 1170 (scogliere) entrambi in elenco Natura 2000, non si riesce a capire -afferma in una nota Loredana Fasano – come sinora non sia stata applicata la direttiva europea in materia nonostante la presenza di un obbligo e la successiva e certa procedura di infrazione.

Noi cittadini pugliesi temiamo che questo abuso sia finalizzato a facilitare il superamento VIA e delle prescrizioni, di cui il decreto aveva fatto obbligo TAP. Pertanto chiediamo a gran voce che la Regione Puglia, nella figura del presidente Emiliano istituisca senza ulteriori ricerche l’habitat 1170 coralligeno, dato quest’ultimo è stato mappato con il progetto Biomap, finanziato dalla Regione stessa. Questa stessa mappatura è stata rafforzata dalla stessa TAP costretta a presentare documentazione comprovante l’esistenza di un coralligeno così esteso e denso da non poter permettere alla Società di poter rispettare i 50 m di distanza da esso, così come è imposto dalla prescrizione 9.

Chiediamo al Presidente Emiliano – conclude Loredana Fasano – che vengano rispettate le Direttive CEE e che si ponga fine all’abuso costante dei diritti dei cittadini salentini nell’interesse di multinazionali irresponsabili.