#IOAPRO – FIPE Taranto: “Violare la legge è un reato”

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Fipe Confcommercio Taranto si dissocia dalla manifestazione di disobbedienza civile #Ioapro, organizzata per venerdì 15, promossa a livello nazionale su iniziativa di imprenditori della ristorazione.

Anche a livello nazionale si registrano nelle ultime ore le dichiarazioni delle principali organizzazioni di rappresentanza del settore, unanime il dissenso del mondo Fipe che ricorda che violare la legge è un reato e che aprire le attività della ristorazione al pubblico, oltre gli orari consenti dai provvedimenti governativi per il contenimento del contagio da covid, nonostante i divieti imposti dal Dpcm, potrebbe rivelarsi un boomerang contro l’intero settore.

Un ‘NO’ motivato dal senso di responsabilità e dal rispetto per la legalità anche per il commissario di Fipe Ristorazione, Antonio SALAMINA, ed il presidente di Fipe Bar, Paolo BARIVELO che pur condividendo le ragioni che spingono la categoria a voler intraprendere percorsi eclatanti, invitano i colleghi a non cedere alla tentazione di effettuare aperture forzose che potrebbero far registrare un nuovo picco dei contagi . Il virus c’è, ed il rischio è concreto, la salute dei clienti e del personale deve restare al primo posto; un’eventuale contagio danneggerebbe inoltre la stessa categoria.

L’altro aspetto da non sottovalutare è il rischio sanzioni, a tal proposito il Ministero dell’Interno è stato molto chiaro sui controlli e sui provvedimenti che verranno adottati nei confronti dei trasgressori. “Il settore è stremato – dichiara Barivelo- servono subito misure aggiuntive in grado di dare maggiore tranquillità agli imprenditori, e soprattutto il Governo deve assumere una linea che metta le imprese nelle condizioni di poter programmare la riapertura senza il timore di dover improvvisamente richiudere. Più incisività nei controlli, accelererebbe il processo di ripartenza della ristorazione.” Anche la protesta deve però restare nelle regole: “Ci siamo battuti per mesi per difendere le nostre imprese, additate come fonte di diffusione del contagio – afferma Salamina- in tutti i modi abbiamo cercato di far capire che vogliamo rispettare le regole e che il ristorante è un luogo sicuro, ora non possiamo consentirci di mettere a repentaglio la reputazione del settore attraverso un’azione non disciplinata.

Certamente Fipe Confcommercio continuerà l’azione di pressing sul Governo per dare maggiori certezze alla categoria”