Infanzia a rischio. In Puglia è povero il 32% dei ragazzi.

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“In Puglia la percentuale dei bambini e dei ragazzi fino a 17 anni in povertà relativa supera di molto la media italiana

: il 32% rispetto al 20%”. A rilevarlo è il settimo ‘Atlante dell’Infanzia’ di Save the children che ha analizzato la situazione italiana relativa alla “infanzia a rischio”. Secondo l’indagine “la povertà diffusa, i servizi mancanti che spesso caricano tutta la spesa sulle spalle delle famiglie, hanno portato il Mezzogiorno d’Italia a percentuali più alte delle medie italiane”. La ricerca sottolinea poi che “i bambini pugliesi dai 6 ai 17 anni che non hanno visitato monumenti o siti archeologici sono più di 4 su 5 (84,4%)”, mentre “3 su 4 non sono andati a mostre o musei (74,3%)”. In Puglia, inoltre, “i dati dei minori in Comuni con dissesto o riequilibrio finanziario sono particolarmente allarmanti: contro una media nazionale del 7,4% (minori 0-17 anni sul totale della popolazione), nella provincia di Foggia i minori che vivono in comuni con dissesto o riequilibrio finanziario sono il 26% mentre in quella di Taranto toccano addirittura il 33,6%”.

“Una Puglia in grave difficoltà. Un dato che testimonia come le politiche messe in atto dai governi nazionale e regionale siano di gran lunga lontane dal raggiungere un risultato di crescita. – commenta l’onorevole Vincenza Labriola, capogruppo per il Gruppo Misto in commissione Lavoro della Camera dei Deputati – “Mentre i nostri governanti annunciano giorno dopo giorno iniziative che mai vedranno la luce, i nostri giovani crescono spesso in contesti di degrado economico e sociale, in comunità in cui non vengono garantiti i servizi essenziali, in famiglie che non ce la fanno, scenari nei quali la parola povertà è implicita nella vita di ogni giorno”.
“Numeri drammatici, che salgono ancora di più a Taranto, città nella quale la povertà va di pari passo con il dramma ambientale e sanitario. Il rapporto di Save the children dà semplicemente conferma di uno stato evidente, palpabile, che più volte ho avuto occasione di denunciare.– prosegue Labriola – Governi distratti, quando non assenti, hanno reso cronica una situazione emergenziale. Taranto ha bisogno di interventi straordinari, a partire dai settori sanitario ed economico, che non possono nascere dalla normale pianificazione dei servizi. Serve ben altro. A partire da un fondo destinato ad una delle aree più depresse del Paese, e che il Paese continua brutalmente a danneggiare. La povertà tra i bambini è la cartina di tornasole di un sistema che non funziona”.

Anche Ignazio Zullo, presidente del gruppo regionale dei Conservatori e Riformisti, commenta i risultati del settimo ‘Atlante dell’Infanzia’ di Save the children sull’infanzia a rischio.
“In un anno i minori a rischio povertà in Puglia sono aumentati dal 27% al 32 contro una media nazionale che ha visto sì una crescita, ma dal 19 al 20. Esattamente un anno fa, – afferma Zullo – di fronte ai dati allarmanti del sesto rapporto, presentai un’interrogazione urgente per chiedere al neo presidente Emiliano quali politiche a sostegno delle famiglie più deboli intendeva mettere in atto per fare in modo che certe situazioni di povertà potessero trovare un “sollievo” nelle istituzioni, suggerendo una minore tassazione e un aiuto concreto. Ci fu risposto che il governo avrebbe avuto massima attenzione nei confronti del fenomeno con serie ed efficaci politiche di welfare. Bene se dopo un anno di governo Emiliano la percentuale aumenta di cinque punti, di due l’una: o non è stato fatto nulla o le azioni messe in atto non sono state efficaci. Perché come sempre si rivelano bellissime parole e zero fatti”.