Incendio di Lido Silvana: Un eroico salvataggio dei due vigili del fuoco del Distaccamento di Manduria senza purtroppo il lieto fine.

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Non solo la devastazione di 50 ettari di pineta, il danneggiamento di stabilimenti, strutture ricettive, bar, ville e bungalow, tre feriti. Ora c’è anche una vittima nel bilancio dei danni causati dall’incendio che martedì scorso ha distrutto Lido Silvana a Marina di Pulsano.

Non ce l’ha fatta la donna di 82 anni rimasta ustionata nel rogo. Rita Fasanella, questo il nome dell’anziana, andriese di nascita ma residente da tempo a Taranto, si è arresa questa mattina dopo aver lottato tra la vita e la morte. Così come avevano lottato disperatamente tra le fiamme altissime i due vigili del Fuoco del distaccamento di Manduria intervenuti in supporto alle operazioni di spegnimento del rogo. Dopo aver ricevuto, da alcuni familiari, la segnalazione che la donna era rimasta imprigionata nella propria abitazione il vigile coordinatore Filippo Scialpi di Manduria ed il Capo reparto Cosimo D’Oria di Sava non ci hanno pensato un attimo e, mettendo a repentaglio la propria vita, si sono lanciati oltrepassando il muro di fiamme infernali e fumo che circondavano l’abitazione. La donna era riversa sul terreno, nel giardino della villetta, fortunatamente respirava ancora. I due coraggiosi pompieri l’hanno avvolta in una coperta e, caricata in spalla, hanno ripercorso al contrario la via d’accesso aperta dai getti di acqua fino a consegnarla ai medici del 118. Trasportata al Santissima Annunziata di Taranto, l’anziana era stata ricoverata nel reparto di rianimazione, ma le sue condizioni erano apparse da subito disperate per le gravissime ustioni riportate. Della sua morte sarà chiamato a rispondere chi ha causato questa tragedia. I carabinieri hanno fermato ieri il presunto responsabile. Si tratterebbe di un uomo di 67 anni di Pulsano che, a quanto pare, avrebbe bruciato delle erbacce per ripulire il proprio terreno, perdendo però il controllo della situazione, anche per via del forte vento. Una pratica diffusa nelle campagne. Un lutto a cui si aggiunge la rabbia delle tante famiglie che hanno perso tutto.
Il coraggio e il senso del dovere dei vigili del fuoco sono ammirevoli. Quando tutti scappano, loro arrivano, pronti a rischiare la propria vita per salvare gli altri. È un atto di eroismo che va oltre il semplice dovere professionale. Un sacrificio, il loro intervento mai vano nonostante tutto, sebbene resti l’amarezza per la distruzione causata dal fuoco e per una vita che non c’è più.