Incendia studio dentistico per dissuadere dall’acquisto del suo immobile: arrestato fruttivendolo.

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La notte del 16 maggio 2015 uno studio dentistico di Montemesola venne distrutto da un incendio che apparve subito di natura dolosa

e che causò danni ingenti agli arredi e alle attrezzature presenti al suo interno, per un ammontare complessivo di circa 60.000 auro.
Dopo mesi di indagini, i Carabinieri della Compagnia di Martina Franca ne hanno individuato ed arrestato il responsabile. Si tratta di Lorenzo DE VINCENTIS, 36enne, fruttivendolo, pregiudicato, di Montemesola, destinatario di un provvedimento cautelare emesso dal GIP del Tribunale di Taranto, dott. Giuseppe TOMMASINO, su richiesta del Sostituto Procuratore della Repubblica di Taranto, dott.ssa Lucia ISCERI, con l’accusa di incendio ed estorsione, nonché di detenzione a fini di spaccio e cessione di sostanza stupefacente.
Secondo gli elementi raccolti dai militari della locale Stazione prima e del Nucleo Operativo della Compagnia di Martina Franca poi, sotto la direzione ed il coordinamento dell’Autorità Giudiziaria tarantina, sarebbe stato lui ad introdursi nello studio, dopo aver rotto una finestra, ed incendiare il locale. La visione delle immagini riprese dalle telecamere di videosorveglianza presenti nei pressi dello studio dentistico, l’ascolto di numerosi testimoni e le intercettazioni ambientali e telefoniche, hanno consentito ai Carabinieri di giungere ad una completa ricostruzione dei fatti condivisa poi dall’Autorità Giudiziaria. E’ emerso che la titolare dello studio dentistico, nei mesi antecedenti all’incendio, aveva manifestato il proprio interesse all’acquisto, all’asta giudiziaria, di un immobile sito a Montemesola ed abitato proprio dal nucleo familiare del DE VINCENTIS. Quest’ultimo, sin dalle prime battute, non aveva gradito l’interesse maturato dalla professionista, nei confronti della quale aveva iniziato ad esercitare direttamente ed indirettamente una velata azione intimidatoria tesa a scoraggiarla dalla definitiva aggiudicazione dell’immobile. Proprio in occasione dell’udienza per la vendita, il 36enne si era reso responsabile di minacce gravi nei confronti dell’odontoiatra, gesticolando al suo indirizzo. Per “convincerla” a lasciar perdere, infine, aveva dato fuoco al suo studio medico. L’ episodio aveva definitivamente indotto la professionista a rinunciare all’aggiudicazione dell’asta, per la quale aveva già versato una cauzione, motivando il ripensamento in relazione a presunte difformità, illegittimità urbanistiche ed abusi non riportati nella descrizione dell’immobile in questione sul bando di gara.
Le indagini dei Carabinieri, che hanno chiamato convenzionalmente l’indagine “ASTA OFF”, ad ogni modo, hanno consentito di blindare gli indizi di colpevolezza raccolti sul conto del DE VINCENTIS e, pertanto, l’Autorità Giudiziaria, ritenendo fondato il pericolo di inquinamento probatorio, nonché il pericolo di fuga e di reiterazione della condotta criminosa, ha ritenuto di emettere il provvedimento d’arresto nel quale si fa riferimento anche a responsabilità del 36enne in relazione ad alcuni episodi di detenzione a fini di spaccio e cessione di modesti quantitativi di hashish e marijuana.
L’uomo si trova ora sottoposto agli arresti domiciliari.

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