Aveva in casa un laboratorio per costruire e modificare armi: arrestato 45enne

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Lecce – Potevano sembrare l’occorrente per un innocente bricolage, gli attrezzi e i materiali rinvenuti su ripiani e scaffali di uno sgabuzzino, all’interno di un’abitazione di Merine di Lizzanello, in Provincia di Lecce.
Da un più attento esame è emerso che invece si trattava di un laboratorio artigianale

, nel quale venivano modificate e costruite armi clandestine.
La scoperta è stata fatta dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Lecce, dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Lecce e della Stazione Carabinieri di Lizzanello nell’ambito di indagini su recenti attentati intimidatori con colpi d’arma da fuoco.
I militari si sono presentati, inizialmente solo in abiti civili, in casa di Mauro Bascià, 45 anni, già noto alle forze dell’ordine per i numerosi precedenti collezionati negli anni per reati inerenti il patrimonio, gli stupefacenti e le armi da sparo.
L’uomo, colto di sorpresa, nel corso di una perquisizione, è stato trovato in possesso di una pistola softair metallica, un revolver softair metallico con canna perforata verosimilmente a seguito di esplosione di proiettili e tamburo lesionato, altre 4 pistole metalliche tipo revolver a salve, vari tondini in ferro filettati predisposti alla funzione di percussore con molla utilizzabili per costruzione di pistole artigianali, una macchina da pressa per caricare cartucce, circa 3 chili di polvere da sparo divisa in vari involucri, circa 3,5 chili di pallettoni da caccia, ogive da ricarica per pistola, varie cartucce da caccia, circa 40 proiettili per pistola di vari calibri, inneschi per cartucce. Il materiale rinvenuto ha convinto i carabinieri che l’uomo si dedicasse alla costruzione di armi clandestine, alla modifica di armi giocattolo, alla ricarica di munizioni e alla creazione di piccoli ordigni
Nella stanza da letto di Bascià, nascosto sotto il suo cuscino, c’era inoltre un revolver scacciacani a cui era stata modificata la canna, carico e pronto a far fuoco. Sempre nella stessa stanza sono stati trovati un altro revolver scacciacani metallico carico e una pistola artigianale con relativo colpo.
Durante le operazioni, a causa del ritrovamento dell’ingente quantitativo di materiale esplodente e di armi modificate, sul posto sono stati chiamati i militari della Sezione Rilievi e gli artificieri del Comando Provinciale di Lecce. Due gli ordigni rinvenuti: un petardo, al quale erano stati aggiunti frammenti di piombo per ottenere dallo scoppio l’effetto dilaniante tipo bomba a mano, e un altro formato da una cartuccia metallica per armi a gas riempita con polvere da sparo e attivabile da una miccia a combustione inserita.
Il 45enne, accusato di detenzione abusiva di munizionamento ed esplosivi, fabbricazione e detenzione di armi clandestine ed omessa denuncia di possesso di munizionamento, su disposizione del pm di turno Emilio Arnesano, è stato dichiarato in arresto e trasferito presso il carcere di Lecce.
Il materiale sequestrato verrà esaminato dal Ris che, attraverso prove balistiche e le indagini tecniche, stabilirà se armi e munizioni siano state utilizzate in qualche atto intimidatorio o nella commissione di altri reati.

carabinieri