Ilva Taranto: “No a logiche di scambio”. I lavoratori chiedono considerazione e rispetto

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Questa mattina a Taranto si è tenuto il Consiglio di fabbrica delle RSU dell’Ilva

al termine del quale è stato diffuso un documento unitario in cui si esprime forte ringraziamento ai lavoratori dello stabilimento di Taranto per la massiccia adesione allo sciopero, indetto dalle organizzazioni sindacali, che ha di fatto contribuito alla sospensione del tavolo al MISE.
Alla luce di quanto emerso ieri Fim Fiom e Uilm, USB ribadiscono la necessità che la trattativa parta non solo dalla correzione della parte retributiva e della continuità dei contratti, seppur un elemento fondamentale, perché non si ritiene possibile cancellare anni di storia dei lavoratori e di battaglie sindacali con un colpo di spugna, ma è imprescindibile – prosegue la nota – ricevere garanzie sull’aspetto occupazionale degli investimenti nelle opere di risanamento ambientale e di rilancio del sito produttivo di Taranto indotto compreso, anello fortemente penalizzato in tutta questa vicenda. Le RSU ritengono pertanto necessario che il governo e i commissari facciano immediatamente chiarezza sulle bonifiche affidate all’amministrazione straordinaria e su cosa dovrà essere fatto, conoscendo le modalità con cui i lavoratori dovranno svolgere le stesse attività e le dovute garanzie per il futuro.
Abbiamo più volte in passato denunciato le carenze della gestione commissariale attuale e continuiamo nel ribadire al Governo, alla luce di quanto emerso nell’avvio della procedura ex articolo 47, che deve necessariamente cambiare rotta dando soprattutto un segnale di discontinuità con il passato. I ritardi nelle manutenzioni, i tagli, lo stato degli impianti e i continui rinvii sull’applicazione dell’Aia, hanno peggiorato le condizioni di sicurezza degli impianti e sono la conferma delle nostre ragioni.
In continuità con l’iniziativa di ieri, il Consiglio di fabbrica propone e approva -pertanto – la necessità di mettere in campo una serie di iniziative tra cui:
– Coinvolgere le istituzioni locali come Regione, Provincia, Comuni (Taranto e provincia) e chiedere al sindaco di Taranto di farsi promotore e coordinatore di tutti i sindaci delle Province e di organizzare un incontro con le RSU di Ilva ed appalti/indotto. Partirà da oggi una corrispondenza indirizzata agli Enti locali al fine di costruire un fronte comune nell’interesse della comunità tarantina e dei lavoratori. – Organizzare da subito un calendario di assemblee con i lavoratori informandoli sul corso degli eventi per fare il punto sulla trattativa e per condividere le ulteriori iniziative da mettere in campo, confermando lo stato di agitazione dei lavoratori e non escludendo ulteriori manifestazioni.
– Fornire costantemente dei volantini informativi sui fatti e sulle rivendicazioni sindacali.

Arcelor Mittal e il Governo abbiano ben chiaro – conclude la nota – che i lavoratori e il sindacato non permetteranno ulteriori rinvii in termini di garanzie ambientali, occupazionali e di diritto per il futuro, rifiutando logiche di possibili “scambi” sulle modalità e le tempistiche del risanamento ambientale legato alla salute dei lavoratori e della comunità tarantine ionica.
La consapevolezza dei lavoratori, del sindacato, della comunità i0onica e tarantina si è fortificata e merita considerazione e rispetto”.