Ilva: protesta dei lavoratori. Bloccato l’accesso allo stabilimento e occupati i tetti della direzione

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Taranto – Protestano contro il «’sistema Ilva’ che ammazza, inquina e licenzia i delegati sindacali che si oppongono e lottano per riconquistare dignità, diritti e lavoro sano e sicuro»: per questo all’alba decine di operai si sono radunati davanti allo stabilimento jonico bloccandone le vie di accesso per poi salire ed occupare i tetti degli uffici della direzione, «chiusa e blindata sino all’inverosimile, quasi si aspettassero un attacco missilistico». E’ Usb (Unione Sindacale di Base) a spiegare i motivi della mobilitazione di delegati e lavoratori che reagiscono al licenziamento di Marco Zanframundo (dirigente del sindacato di base) e, chiedendone il reintegro, manifestano con forza agli abusi e agli atti illegittimi che continuano ad essere perpetuati dentro e fuori la fabbrica. «E’ vergognoso -sottolinea Usb – che dopo quanto accaduto, (l’ultima vicenda giudiziaria riguardante i ‘fiduciari’ della famiglia Riva lo testimonia), il ‘super commissario’, i subcommissari, i capi e capetti non hanno dato un minimo segnale di discontinuità con il passato. E’ ancora più vergognosa la ‘latitanza’ della politica, delle istituzioni e delle ‘elefantiache centrali sindacali’, silenti o complici, anche di fronte ad una situazione che oggi rischia addirittura di peggiorare la drammatica condizione sanitaria ed ambientale con la costruzione delle discariche». Usb annuncia dunque che, contro tutto questo, lotterà con ogni mezzo e senza risparmio, insieme ai lavoratori, alle associazioni ed a tutti coloro che vogliono mantenere aperta una alternativa alla distruzione ed alla morte».

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