Ilva. Operaio sul tetto minaccia di lanciarsi nel vuoto

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Taranto – Momenti di tensione questa mattina tra i lavoratori dell’Ilva che da ieri protestano sul tetto della direzione dello stabilimento siderurgico. Uno dei 50 operai della ditta appaltatrice Emmerre rimasti senza lavoro, ha minacciato di lanciarsi nel vuoto. I suoi colleghi e alcuni delegati Usb hanno cercato di tranquillizzare l’uomo mentre sul posto sono arrivati i Vigili del Fuoco che hanno spiegato dei teloni di protezione. Ci sono volute tre ore per dissuadere l’operaio dal compiere il gesto estremo e convincerlo a scendere dal tetto.
Ma la protesta continua. Una protesta che, seppur originata “dalla situazione di cassa integrazione di 50 operai della ditta Emmerre esclusa dall’Ilva e dal licenziamento di un operaio aderente all’Usb che aveva denunciato la mancanza di sicurezza all’interno dell’azienda”, ha assunto toni di drammaticità e disperazione a causa della sordità e la cecità della politica e delle istituzioni rispetto a queste situazioni” –spiega l’Unione sindacale di Base che denuncia – ”Il commissariamento da parte del governo della gestione dell’Ilva è una bufala. La famiglia Riva continua a guidare lo stabilimento. Nei vertici della direzione non è cambiato nulla”.

Protesta lavoratori  USB 3

Protesta lavoratori USB 3