Ilva: M5S, la condanna conferma tipo di sviluppo dannoso per la città

Condividi

I “ribelli dei Tamburi” ottengono giustizia. È una sentenza storica quella nei confronti dell’ILVA di Taranto che dispone per i cittadini del Quartiere Tamburi il risarcimento per i danni provocati dallo stabilimento siderurgico. Il Giudice ha difatti riconosciuto il danno conseguente alla ridotta possibilità di godimento dell’immobile, a causa dell’inquinamento industriale. La causa fu avviata nel 2006 dopo la sentenza penale definitiva di condanna per amministratori e dirigenti ILVA per il reato di “getto pericoloso di cose”, ovvero per le polveri minerali sparse sul vicino Quartiere Tamburi.
La storia di Davide contro Golia rivive oggi a Taranto – dichiarano i parlamentari pugliesi del MoVimento 5 Stelle – Questa non è altro che l’ennesima dimostrazione che il modello industriale imposto nel capoluogo tarantino è incompatibile con la vita della città. È disarmante osservare che le amministrazioni tutte hanno abbandonato a se stessi i cittadini, rimasti soli a difendere i propri diritti. Il disinteresse è stato assoluto – continuano i 5 Stelle – dalle giunte di Vendola, passando da quella appartenuta all’ex-Presidente della Provincia Florido per arrivare a quella comunale di Stefàno.
Invitando i cittadini a far sentire la propria voce i 5 Stelle, indicano sia la Magistratura ma anche la possibilità di avvalersi del MoVimento. “Continueremo” – conclude la nota – “a farci promotori di ogni possibile azione parlamentare in difesa del popolo pugliese”.