Ilva. Gnudi rassicura su pagamenti stipendi di luglio. Sindacati confermano lo sciopero

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Per chiedere rassicurazioni sul futuro dello stabilimento siderurgico più grande d’Europa e sul pagamento degli stipendi, i segretari nazionali di Fim, Fiom e Uilm hanno incontrato a Roma il commissario Ilva, Piero Gnudi, nominato dal Governo il 6 giugno scorso.

Il commissario ha illustrato la pesante situazione finanziaria in cui versa il gruppo. Tale situazione sta progressivamente limitando le disponibilità per i pagamenti dei fornitori e degli stipendi. Ciò nonostante Gnudi ha assicurato che gli stipendi di luglio saranno pagati nelle scadenze previste; diversamente per il premio aziendale si dovrà attendere la concessione del prestito ponte che consentirebbe all’Ilva di far fronte ai propri impegni fino almeno alla fine del 2014. In parallelo si sta ricercando la possibilità di utilizzare i soldi sequestrati alla famiglia Riva dalla Procura di Milano, depositati in Svizzera che ammontano ad 1,7 mld di euro.

Impegno del Commissario Gnudi è anche quello di trovare, possibilmente entro la fine dell’anno un nuovo socio di maggioranza, condizione per cui, la famiglia Riva e altri imprenditori parteciperebbero all’acquisizione del Gruppo. Secondo il Commissario senza un nuovo acquirente, possibilmente entro fine anno, il Gruppo ha il destino segnato.

Fim, Fiom e Uilm hanno ribadito la necessità di preservare l’integrità e la solidità del Gruppo Ilva, la sua capacità produttiva, i suoi assetti occupazionali. Essi ritengono inoltre che dalle risorse sequestrate ci siano le disponibilità per ripartire subito con ambientalizzazione e riqualificazione industriale, anche per rendere più attrattiva e solida l’operazione di cessione che non può essere vincolata alle volontà di un solo potenziale acquirente.
I sindacati, quindi, si sono dichiarati insoddisfatti dalle risposte ottenute ed hanno confermato lo sciopero dell’11 luglio con manifestazione a Roma davanti a Palazzo Chigi.

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