Ilva. Garantiti stipendi ai lavoratori dell’indotto e dell’appalto

Condividi

L’ILVA S.p.a in A.S. entro la settimana corrente liquiderà tutte le fatture correnti in scadenza.

E’ quanto fanno sapere in una nota le organizzazioni sindacali Fim-Fiom-Uilm dopo la conferma ricevuta in merito dall’azienda.
«Non accettiamo alcuna forma di strumentalizzazione, da parte di nessuno, tesa a diffondere malumori tra i lavoratori». – ha affermato il segretario generale della Fim Cisl, Valerio D’Alò nel commentare l’allarme lanciato nelle ultime ore da Confindustria Taranto, circa il paventato rischio tredicesima e stipendi per i dipendenti delle aziende dell’indotto Ilva, dettato dal non pagamento da parte dell’Ilva dei lavori effettuati nel siderurgico.
«È positivo, invece, che Ilva su nostre sollecitazioni, a fronte dell’impegno preso questa mattina liquiderà le fatture verso le aziende dell’indotto. Ma – aggiunge Raffaele Apetino, coordinatore nazionale Siderurgia Fim Cisl – è oltretutto necessario e fondamentale che ora vengano garantiti i pagamenti degli stipendi alle lavoratrici e ai lavoratori delle ditte d’appalto e dell’indotto».
Dalle informazioni ufficializzate dalla direzione Ilva, in questi giorni saranno liquidate tutte le fatture correnti in scadenza. Un allarme, quindi, inopportuno, in un momento particolarmente delicato per il futuro della fabbrica.
“Non è la prima volta – sottolinea la Fim Cisl – che Confindustria (che ha convocato le organizzazioni sindacali per il prossimo 15 dicembre) assume atteggiamenti dubbi e strumentali, tentando di infilarsi nei rapporti tra sindacato e lavoratori. Come sempre, sarà nostra cura verificare il rispetto delle rassicurazioni ricevute, perché i lavoratori possano trascorrere serenamente le prossime festività natalizie”.
Per la Fim Cisl la tenuta del tessuto industriale e occupazionale locale è di vitale importanza; per cui, nei delicati passaggi che l’Ilva affronterà nel prossimo futuro, sarà fondamentale assicurare dignità ad ogni lavoratore.

“Ai titolari e ai responsabili delle aziende del territorio – afferma Antonio Talò, segretario generale Uilm Taranto – crediamo sia giusto chiedere una maggiore coesione ed un confronto sempre aperto, per poter meglio affrontare i problemi dei lavoratori”.
Il “nuovo” governo, appena insediatosi, – aggiunge – si metta rapidamente intorno ad un tavolo per affrontare le questioni di Taranto e soprattutto dell’Ilva.
E’ tempo che il sindacato, i lavoratori e i cittadini di Taranto abbiano contezza, in modo chiaro e trasparente, del piano ambientale dello stabilimento siderurgico, con l’auspicio che quanto previsto dall’Aia, l’autorizzazione integrata ambientale, sia messo in pratica, recuperando anche gravi ritardi; se sono intervenute, nel contempo, delle modifiche, queste dovranno, per quanto ci riguarda, essere migliorative.
Torniamo a ribadire che occorre attenzione per la situazione dello stabilimento e dei lavoratori. La fabbrica ha urgente bisogno di grossi interventi di manutenzione ed innovazione, non più rinviabili, e quindi di risorse, che il governo ha il dovere di mettere a disposizione; altrimenti, si acceleri il processo di passaggio alla cordata (per noi Acciai Italia, garanzia di nazionalità), pretendendo e sovrintendendo quanto necessario alla salvaguardia della tutela ambientale ed occupazionale esistente attualmente, indotto compreso, su cui si scaricano spesso le difficoltà economiche ed occupazionali”.