Ilva. Bondi: Emissioni inquinanti sotto limiti Ue. Nel 2013 calo della produzione di 2 mln tonnellate

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Taranto – Fornire un’informativa sugli interventi effettuati per la progressiva attuazione della Autorizzazione integrata ambientale relativamente allo stabilimento siderurgico di Taranto e ad altri interventi di carattere organizzativo nonché fornire una illustrazione sintetica sull’andamento di gestione della Ilva Spa e delle società da essa controllate. Sono questi gli scopi con cui il commissariato straordinario del gruppo Ilva, Enrico Bondi, ha stilato e pubblicato sul sito internet della società la relazione relativa al periodo 1° giugno-30 settembre 2013. Nel documento, a cui “seguiranno – promette Bondi – successive relazioni con cadenza trimestrale” vengono riportate le “rilevazioni periodiche effettuate dall’Arpa di Puglia nel rione Tamburi di Taranto, adiacente allo stabilimento Ilva” che – sottolinea il commissario straordinario – “dimostrano una presenza di sostanze inquinanti nell’aria significativamente inferiori ai limiti fissati dall’Unione europea, disciplinati nella normativa italiana con il Decreto legislativo 155 del 2010. Ulteriori miglioramenti sono da attendersi – aggiunge Bondi – in virtù dei significativi investimenti, già attuati o programmati, ai fini dell’adempimento delle prescrizioni previste dall’Aia”.
“Il tema delle sostanze inquinanti nell’aria – precisa Bondi – non è rilevante per gli altri stabilimenti del gruppo Ilva stante le diverse tipologie di processo produttivo”.
Per ciò che riguarda la gestione del gruppo Ilva, il commissario straordinario nominato dal governo nella sua relazione ricorda gli eventi straordinari esterni che hanno influenzato negativamente sia l’attività produttiva che quella commerciale in un contesto, peraltro, di congiuntura sfavorevole nel settore siderurgico nazionale. Ciononostante rimane sostanzialmente invariata la posizione finanziaria netta. Il Gruppo Ilva stima di chiudere l’anno 2013 con un volume di vendite di oltre 6 milioni e 300 mila tonnellate con una riduzione di 2 milioni di tonnellate di acciaio rispetto al 2012.
Tra gli altri provvedimenti citati nella relazione, la riduzione del 30% della giacenza media annua dei cumuli all’aperto di materiali pulverulenti dei parchi primari rispetto al valore medio dell’anno 2011, attraverso una sostanziale diminuzione dell’altezza massima dei cumuli. E poi ancora la revoca dell’esercizio e la definitiva fermata dell’altoforno 3 e la fermata dell’altoforno 1.
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